Chi è Achille Lauro, il rapper della hit estiva “Amore Mi”

Romano classe 1990, Achille Lauro esordisce nel 2012 grazie al fratello, ex produttore del collettivo rap Quarto Blocco

24 Luglio 2017
Fonte: Facebook

Chi è Achille Lauro? Nato a Roma l’11 luglio del 1990, il suo vero nome è Lauro De Marinis. Cresce nella periferia della capitale, nel quartiere popolare Conca d’Oro, dove ha un’infanzia difficile. Quando compie 14 anni, i suoi genitori cambiano città e lui si trasferisce a casa del fratello maggiore, ai tempi produttore del collettivo rap Quarto Blocco. Con la passione per il punk rock, Achille Lauro ci cresce.

Grazie al fratello e a Quarto Blocco, nel 2012 Achille Lauro realizza i suoi primi due lavori: “Barabba” e “Harvard”. I suoi sono testi duri, in cui parla della fame, delle droghe, di tutte le difficoltà che i bambini e i ragazzi delle case popolari devono vivere per emergere. Il suo stile, presto, viene notato dai grandi della scena rap italiana, e lo porta a collaborare con vere e proprie icone come DJ 3D e Noyz Narcos. Nel 2014 firma con l’etichetta discografica di Marracash e del beatmaker italoargentino Shablo, Roccia Music.

Il primo album, Achille Lauro lo realizza proprio nel 2014. Intitolato “Achille Idol Immortale”, nasce dal nome di Billy Idol e dal gioco di parole tra “idle” (fannullone) e “idol” (idolo). In quelle 22 tracce, il rapper disegna una sorta di rituale sacro con, in ogni canzone, una citazione di Billy Idol. Nel 2015 esce il suo secondo album, “Dio c’è”, a cui segue – nel 2016, dopo aver abbandonato Roccia Music – “Ragazzi madre”, realizzato con l’etichetta indipendente “No Face”, da lui stesso fondata insieme a DJ Pitch8.

I suoi fan, Achille Lauro li ha abituati a frequenti cambi di direzioni e di sonorità. Tuttavia, la hit estiva “Amor Mi” – che da mesi i suoi ammiratori aspettavano, e che è stata anticipata da immagini del rapper nei panni di un guerriero della foresta amazzonica – non si discosta molto dalle liriche da lui ultimamente utilizzate: barre crude, frasi senza peli sulla lingua ma intrise d’ironia. E, soprattutto, moltissime metafore. Il beat, particolarmente ritmato, ha sonorità vagamente latino-americane, e nasce dall’unione tra il trap e la musica brasiliana più percussiva. A fare, dell’hit di Achille Lauro, la colonna sonora perfetta per l’estate.

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