Cicinho ora fa il predicatore sugli autobus (VIDEO)

Qualche giorno fa aveva confessato di aver visto Gesù dopo 18 cocktail e 14 birre.

31 Luglio 2016

Cícero João de Cézare, meglio conosciuto come Cicinho, ha cambiato vita in un battibaleno.

Tanto è passato – ovvero qualche giorno – da quando l'ex terzino della Roma ha confessato di avere incontrato Gesù dopo essersi scolato addirittura 18 capirinhe e 14 birre: "Bevo fino a svenire, temo per la mia vita a causa dell'alcol", aveva aggiunto con un filo di preoccupazione e voglia di rimettersi in pista.

Ma dopo essersi sfogato/confessato, l'ex terzino destro paulista ha deciso di dare davvero una svolta alla sua vita. In che modo? Dopo essere stato folgorato dalla fede, Cicinho ha deciso di diffondere il verbo come un novello profeta (no, Hernanes non c'entra nulla nonostante anche lui sia un 'atleta di Cristo' come tanti altri brasiliani).

Cicinho è stato infatti immortalato in un video girato da un passeggero mentre, su un autobus di linea in Brasile, afferra una Bibbia, la sventola davanti agli astanti e pronuncia discorsi sulla sobrietà e sulla famiglia. (Clicca qui per vedere il video)

“Sono andato a Roma uscendo dal Brasile senza conoscere i principi della la parola di Dio. Semplicemente mi sono lasciato coinvolgere all’uso di sigarette e alcol, senza usare droga. Ma non c’è droga peggiore dell’alcol che ti distrugge la vita e la famiglia”, è stata la breve predica dell’ex giocatore.

Dunque sembra proprio che il suo periodo di perdizione sia iniziato proprio alla Roma. Rossella Sensi lo acquistò nel 2007 dal Real Madrid, ma in giallorosso si rivelò un flop: poche presenze e due prestiti (al San Paolo e al Villarreal) lo hanno segnato e lui non è stato abbastanza forte da dire ‘no’ a una vita poco consona a un atleta di serie A.

“Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcool, bevevo da solo o insieme a falsi amici. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perché sapevo che c'erano i controlli antidoping, altrimenti l'avrei fatto”, aveva già raccontato in una intervista.

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