Come aprire un negozio? Tutto più semplice dopo il Decreto Bersani

Aprire un negozio è diventato molto più semplice grazie agli interventi normativi degli ultimi anni, che richiedono solo che il potenziale commerciante abbia dei requisiti morali

20 Gennaio 2016

Aprire un negozio può risultare agevole grazie ai finanziamenti per imprenditoria femminile. Le modalità su come aprire un negozio sono state snellite dal Decreto Bersani che ha modernizzato il settore; la normativa precisa che tutti possono diventare commercianti purchè non siano stati dichiarati falliti. Inoltre non è più necessario richiedere la licenza a meno che non si voglia aprire una tabaccheria, attività che prevede una concessione da parte dei Monopoli di Stato. Tutte le altre attività, prevedono semplicemente la comunicazione al Comune dell’apertura del negozio con un preavviso minimo di trenta giorni.

Per aprire un negozio, la dimensione dei locali non deve essere superiore ai 150 metri quadrati nei comuni con più di 10000 abitanti e 250 metri quadrati in tutti gli altri casi. Qualora la superficie superi i limiti indicati si dovrà richiedere un’autorizzazione alla vendita al Comune che si intende concessa se non si riceve risposta in 90 giorni.

Alcuni comuni possono imporre limiti sulla distanza da un altro esercizio commerciale con analoga attività. E’ molto importante per aprire un negozio anche la destinazione d’uso del locale. Tutte le spese inerenti l’attività possono essere fatte rientrare tra gli oneri deducibili e detraibili.

Per aprire un negozio bisogna conoscere gli aspetti della normativa sanitaria consultabili presso i relativi uffici. I locali dove si svolgerà l’attività commerciale devono rispondere a determinati e precisi requisiti stabiliti dall’ASL: per aprire un negozio infatti è necessario anche l’ulteriore benestare dell’autorità sanitaria.

Qualora si voglia aprire un negozio di generi alimentari è obbligatorio il superamento di un corso sull’igiene e le tecniche di conservazione dei cibi. Il corso viene organizzato periodicamente presso le Camere di Commercio. In alternativa al corso basta dimostrare di aver lavorato per almeno due anni nell’ultimo quinquennio nel settore alimentare.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti