Come ridare splendore e pulire l'argento indiano con semplici mosse

L'argento indiano, proprio come l'argento in generale, è un materiale che attira l'attenzione di molte donne. Ecco cosa fare per pulirlo al momento in cui si ossida o ingiallisce

3 Febbraio 2016
Fonte: flickr

Se siamo particolarmente amanti dei gioielli in argento e ne abbiamo già diversi in argento ‘tradizionale’, sicuramente ci piaceranno anche quelli in argento indiano: questo tipo di bijoux, reperibili in tanti negozi di bigiotteria e nei mercatini delle pulci, costituiscono un meraviglioso ornamento, e sono piccoli capolavori, ricchi di incisioni e cesellature che li impreziosiscono e li rendono unici.

Ma visto che l’argento indiano non viene trattato come quello classico, molto spesso il contatto diretto con la pelle può fare assumere ai nostri gioielli una colorazione giallognola. Scopriamo insieme i vari rimedi disponibili per farlo tornare a risplendere.

Come pulire l’argento indiano ingiallito

L’argento indiano è il metallo forse più usato per la realizzazione di bijoux che vengono venduti nei mercatini e in alcuni negozi caratteristici: i gioielli in argento indiano sono molto particolari e suggestivi, ma visto che non hanno subito lo stesso trattamento dell’argento tradizionale a contatto con la pelle tendono ad assumere una colorazione giallognola che fa perdere loro tutta la bellezza.

Per effettuare una pulizia ad hoc dell’argento indiano si può utilizzare l’Argentil, che contrariamente a quanto si pensi è utile anche per tornare a far risplendere questo tipo di metallo. In alternativa, si possono far bollire i gioielli in un pentolino di alluminio con acqua e bicarbonato di sodio, oppure ricorrere al vecchio ma efficace metodo di spazzolino e dentifricio. I nostri bijoux in argento indiano ritroveranno la loro bellezza e saranno pronti ad essere nuovamente indossati.

Come pulire argento se ossidato

L’argento tende ad ossidarsi per l’effetto dello zolfo presente nell’aria, che contribuisce sensibilmente a scurirlo: l’argento ossidato si può comunque pulire e riportare alla sua lucentezza originaria semplicemente immergendolo in una pentola rivestita con un foglio di alluminio nel quale avremo portato ad ebollizione acqua, sale e bicarbonato.

Dobbiamo far sì che almeno un lato dell’oggetto da pulire entri a contatto diretto con l’alluminio. In questo modo otterremo un processo chimico di ossido riduzione che farà venire a galla la parte ossidata sotto forma di macchie giallognole. Asciugare immediatamente l’oggetto con un panno in cotone ben pulito, questo ci aiuterà a evitare che l’argento appena pulito torni di nuovo nero a contatto con l’aria.

Pulire i gioielli in argento

I gioielli in argento tendono ad diventare neri molto facilmente, dato che si trovano spesso a diretto contatto con l’acidità della pelle, che in particolari condizioni (mestruazioni, influenza o patologie relative al fegato e altri organi) tende a reagire causando l’ossidazione di questo metallo in maniera molto veloce.

Per pulire i gioielli in argento si può utilizzare un dentifricio a pasta bianca, da strofinare sui bijoux con un vecchio spazzolino da denti. Si deve fare attenzione a far arrivare il dentifricio in tutte le parti in cui ci sono incisioni, in modo tale da effettuare una pulizia profonda, evitando le zone in cui sono presenti pietre che potrebbero uscire danneggiate dallo sfregamento. Il dentifricio va risciacquato sotto l’acqua corrente, poi si potrà procedere all’asciugatura dei gioielli in argento con un panno pulito in cotone.

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