Come ridare splendore e pulire l'argento indiano con semplici mosse

L'argento indiano, proprio come l'argento in generale, è un materiale che attira l'attenzione di molte donne. Ecco cosa fare per pulirlo al momento in cui si ossida o ingiallisce

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Pulire l’argenteria che abbiamo in casa, non è di certo un passatempo piacevole, ma è senza dubbio un’attività necessaria per preservare sia i gioielli in argento che custodiamo, sia altri prodotti realizzati con questo prezioso metallo. Se amiamo l’argento, è probabile che possediamo anche gioielli in argento indiano, un tipo di bijoux, reperibile in tanti negozi di bigiotteria e nei mercatini delle pulci, un meraviglioso ornamento, spesso ricco di incisioni e cesellature che li impreziosiscono e li rendono unici.

Come pulire l’argento che è diventato nero?

Il problema è che con il tempo l’argenteria si ossida ed a quel punto possono comparire sul gioiello o sul monile, delle macchie scure, spesso tendenti al nero. Infatti i depositi sull’argenteria sono costituiti da solfuro d’argento, un sale nero solido che si forma quando l’argento entra in contatto con l’ossigeno e l’idrogeno solforato; siccome sono presenti nell’aria e in alcuni alimenti, l’annerimento è un classico processo di ossidazione che con il tempo, purtroppo, rischia di danneggiare gli oggetti. Per pulirlo e rimuoverlo, si può procedere con la lucidatura che richiede molto lavoro. Inoltre, ogni lucidatura rimuove una piccola quantità di argento e sugli oggetti placcati in argento, l’operazione può danneggiare o addirittura rimuoverla del tutto. Pertanto vale sempre il motto che prevenire l’ossidazione è certamente meglio che rimuoverla.

Ed ora, invece, cerchiamo di capire come e quali prodotti usare per rimuovere l’ossidazione: iniziamo dal bicarbonato di sodio o il lievito in polvere, prodotti indispensabili in ogni casa, in grado di rimuovere l’ossidazione dagli oggetti in argento: mescolate il bicarbonato di sodio con l’acqua per fare una pasta, poi applicarla sull’argenteria, strofinando delicatamente con uno spazzolino da denti. Dopo mezz’ora, sciacquare con acqua pulita, pulire con un panno e lucidare.

Un altro modo per pulire l’argenteria, è immergerla in una miscela di acqua calda e aceto bianco. All’incirca una tazza di aceto in 1 litro d’acqua, per circa 15/30 minuti, dopodiché gli oggetti vanno lavati in acqua saponata per fermare gli effetti dell’aceto bianco. Dicevamo, però, anche di prevenire l’ossidazione dell’argento per evitare di doverlo lucidare troppo spesso, esistono diverse tecniche di conservazione appropriate, combinate con un uso regolare e un lavaggio accurato:

Conservare l’argenteria in un luogo asciutto e lontano dalle alte temperature. Sia l’umidità che il calore aumentano il tasso di ossidazione dell’argento. Non imballare o conservare l’argenteria con materiali che favoriscono l’ossidazione, come la carta di giornale e altre carte da imballaggio comuni. L’inchiostro su di essi è acido e può danneggiare l’argento;  anche i sacchetti di plastica possono favorire l’ossidazione, le scatole di cartone non sono raccomandate per la conservazione, perché trattengono l’umidità e non permettono una ventilazione adeguata. Non mettere l’argenteria in lavastoviglie che non causa l’ossidazione, ma la pulizia dell’argento nella lavastoviglie può lasciare segni. E certamente se pensate di lasciare asciugare l’argento all’aria aperta, allora sappiate che questa non è in alcun modo un’idea brillante, perché le gocce d’acqua possono lasciare macchie. Usare una flanella morbida o un panno di cotone e strofinare delicatamente la superficie dell’argento in piccoli cerchi è invece la soluzione migliore. Asciugare immediatamente l’oggetto con un panno in cotone ben pulito, questo ci aiuterà a evitare che l’argento appena pulito torni di nuovo nero a contatto con l’aria.

Bisogna tenere bene a mente che per conservare la nostra preziosa argenteria nella sua condizione migliore è bene lavarla ad ogni utilizzo, usando dell’acqua calda insieme ad una dosa di sapone. Infatti è realmente una buona idea, pulirla direttamente dopo aver finito di usarla, perché gli olii della nostra pelle così come i residui di cibo che entrano in contatto con l’argento possono iniziare a reagire chimicamente e potrebbero anche danneggiarlo. Pertanto quando si indossa l’argento o lo si prende con le mani, queste devono essere pulite, e non è una cattiva idea, come spesso vediamo nei negozi che li vendono, indossare guanti di cotone.

 

Come pulire l’argento annerito con il bicarbonato?

Come in molti sanno, acquistare un cartone di bicarbonato al supermercato è una soluzione veramnte economica perché si tratta di un prodotto, facile da realizzare e molto popolare, che ha molte proprietà, utili sia in campo alimentare, come la pulizia di frutta e verdura dai batteri e che grazie alla sua azione delicatamente abrasiva è ottimo per la pulizia periodica di argenteria e gioielli in argento, per conservare tutta  la brillantezza nel tempo. L’efficacia di questo metodo, infatti, è dovuta alla reazione che avviene tra l’alluminio e i sali d’argento: questi ultimi in particolare vengono riconvertiti in argento metallico, mentre l’alluminio reagisce formando i sali. In questo modo l’alluminio viene ossidato, ma ecco come procedere per una pulizia efficace usando il bicarbonato:

  • Prendi un contenitore, ricoprilo con un foglio di carta d’alluminio. Riempilo con acqua calda e aggiungi qualche cucchiaio di bicarbonato e di sale da cucina (1 cucchiaio, 25g) ogni litro d’acqua.
  • Immergi l’oggetto da pulire e lascialo a bagno in questa soluzione per un’ora.
  • Risciacqua e asciuga con un panno morbido.

Ecco anche un’altra soluzione semplice e immediata:

  • Crea un impasto con acqua e bicarbonato (3 parti di polvere e 1 d’acqua)
  • Con un panno di cotone o di lino direttamente sulla superficie dell’oggetto
  • Fregalo su sbalzi e decorazioni (utilizza anche un bruschino, per arrivare più in profondità)
  • In questo modo vedrai scomparire tutte le macchie da ossidazione!
  • Una volta terminato sciacqua la tua argenteria e asciugala

Scopri anche:– Pulire l’argento con piccoli accorgimenti e trucchi fai da te

Come si pulisce l’argento con l’aceto?

L’aceto di vino è un altro prodotto molto usato in cucina, sia per cucinare i prodotti che come metodo della nonna per pulire perché l’acido che contiene ha molteplici caratteristiche che sono utili anche nella quotidianità. Ed ecco che l’aceto è un buon metodo anche per la pulizia della nostra argenteria. Qui scriviamo un pratica soluzione per ottenere il massimo della pulizia dall’ossidazione, spendendo pochi centesimi e poco tempo, ma attenzione a seguire passo per passo, la procedura indicata qui sotto:

  1. versare circa 3 cucchiai di aceto bianco in un litro di acqua calda;
  2. immergere gli oggetti nella soluzione e attendere dai 15 ai 30 minuti circa;
  3. estrarre gli oggetti e sciacquarli con acqua e sapone, per poi asciugarli.

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