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Compra una maglietta e dei fermagli dal famoso e-commerce cinese ma riceve una multa da 600 euro dall'Agenzia delle dogane: cosa devi sapere

Da un ordine da 42 euro a una multa da oltre 600: il caso Temu accende i riflettori sui rischi nascosti degli acquisti online e sulle rigide norme italiane contro la contraffazione

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

 

Un acquisto da poco più di 40 euro si è trasformato in una sanzione da oltre 600. Un consumatore italiano, dopo aver ordinato due articoli sul popolare marketplace Temu, si è ritrovato destinatario di una maxi multa comminata dall’Agenzia delle Dogane per violazione delle norme sul diritto d’autore. Il caso, reso noto dal Codacons, apre un fronte delicato per tutti gli utenti che acquistano online da portali internazionali.

La legge: cosa dice l’articolo 22 della legge 238/2021

“Dura lex, sed lex”, recita l’antico motto latino. E nel caso in questione la legge è chiara: l’articolo 22 della legge n. 238 del 2021 stabilisce che chi introduce in Italia beni provenienti da Paesi extra UE in violazione delle norme su origine, provenienza, proprietà industriale e diritto d’autore rischia una multa da 100 a 7.000 euro.

Le sanzioni si applicano anche quando:

  • i beni non sono destinati alla vendita, ma all’uso personale;
  • il numero degli articoli non supera i 20 pezzi;
  • il peso complessivo non supera i 5 chili.

In altre parole, anche un piccolo acquisto su un portale di commercio elettronico online può rientrare nel mirino della normativa se i prodotti sono giudicati contraffatti.

L’acquisto su Temu e il controllo doganale

Il caso riguarda un ordine dal valore modesto di appena 42,13 euro, effettuato sul popolare marketplace cinese, dai prezzi stracciati,  Temu, una piattaforma di e-commerce che è in forte crescita in Italia, proprio perché può proporr articoli a prezzi estremamente competitivi.

Nel pacco erano presenti due articoli:

  • una maglietta ispirata al celebre film di animazione per bambini,“Monsters & Co.”;
  • una confezione di fermagli per capelli con riferimenti al film di animazione “Inside Out”.

La spedizione è stata intercettata e controllata in Italia dall’Agenzia delle Dogane. Gli articoli hanno immediatamente sollevato sospetti e sono stati sottoposti a verifica, con il coinvolgimento dello studio legale Spheriens Avvocati, consulente della Disney Enterprises Inc. per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Il verdetto è stato netto: i prodotti violavano la normativa sul diritto d’autore e non potevano essere considerati originali.

La sanzione: oltre 600 euro per due articoli

Da qui, il consumatore si è visto recapitare una sanzione amministrativa da 612,80 euro. A conti fatti si tratta di un importo di ben quindici volte superiore al costo effettivo dell’acquisto.

La multa, si legge nel verbale, è stata calcolata sulla base delle disposizioni di legge, con l’aggravante della violazione dei diritti di proprietà intellettuale. Pagare subito, senza contestazioni, avrebbe rappresentato per l’acquirente la via più rapida per chiudere la vicenda. Ma il consumatore non ha davvero alcuna intenzione di arrendersi.

Il ricorso e la posizione del Codacons

La notizia è stata resa pubblica dall’associazione in difesa dei consumatori italiani, Codacons, che ha annunciato di voler impugnare la sanzione. Secondo l’associazione, infatti, il caso di Temu è tutt’altro che chiuso. Anzi.

«Chi acquista online non può visionare fisicamente la merce prima di riceverla – sottolinea il Codacons – e non ha quindi modo di sapere se il prodotto ordinato sia originale o contraffatto. È assurdo che la responsabilità ricada unicamente sull’acquirente finale».

Il rischio, avvertono dall’associazione, è che «chiunque effettui acquisti su piattaforme come Temu possa ritrovarsi con multe salatissime per prodotti che non rispettano le normative sul copyright».

Il Codacons invita quindi tutti i consumatori che comprano prodotti sui marketplace e comunque prodotti nuovo, di prestare davvero la massima cautela, in particolare quando si tratta di articoli che riprendono marchi, loghi o personaggi famosi venduti a prezzi sospettosamente bassi.

La replica di Temu: “Prodotti rimossi, no alla contraffazione”

La piattaforma cinese, dopo l’accaduto spiacevole, e di pessima pubblicità, non è rimasta in silenzio. In una nota inviata al giornale online Today, Temu ha precisato che i prodotti segnalati sono stati già rimossi e che il marketplace applica regole severe per prevenire violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.

«Temu è un marketplace in cui venditori indipendenti offrono i loro prodotti», si legge nella nota. «Chiediamo a tutti i venditori di verificare la propria identità e di rispettare le normative sulla proprietà intellettuale. Gestiamo un sistema proattivo di monitoraggio e un portale dedicato alle segnalazioni da parte dei titolari dei diritti». Ma a quanto pare tutte queste cautele non sono state sufficienti alla super multa.

L’azienda cinese, inoltre, ha ricordato di essere membro dell’International Trademark Association (INTA) e di aver sottoscritto un memorandum con la International AntiCounterfeiting Coalition (IACC) proprio con l’obiettivo di voler rafforzare la lotta alla contraffazione online.

Un problema sempre più diffuso

Ma il caso del consumatore italiano non è affatto isolato. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ogni anno migliaia di pacchi provenienti da Paesi extra UE vengono bloccati alla dogana, a causa di una sospetta contraffazione. Spesso si tratta di piccoli oggetti acquistati su marketplace online, dove il confine tra originali, copie autorizzate e falsi è sempre più difficile da distinguere.

Per le autorità, la lotta alla contraffazione non è solo una questione di tutela economica delle aziende titolari dei marchi, ma anche di sicurezza per chi ha acquistato, visto che può trattarsi anche di bambini piccoli: prodotti contraffatti possono rivelarsi dannosi, soprattutto quando riguardano giocattoli, cosmetici o accessori a contatto con la pelle.

Cosa rischiano i consumatori

Il caso mette in evidenza dunque un aspetto che purtroppo viene molto spesso sottovalutato dagli acquirenti online: non solo il sequestro della merce, ma anche la possibilità di ricevere multe molto più alte del valore dell’ordine.

Gli esperti consigliano di:

  • evitare di acquistare articoli di marchi famosi a prezzi eccessivamente bassi;
  • prediligere canali di vendita ufficiali o autorizzati;
  • leggere con attenzione le politiche dei marketplace.

Morale della vicenda

Un acquisto di poco valore, comprato più che altro pensando di poter risparmiare qualche euro da destinare ad altri acquisti, in verità, si è trasformato in un vero e proprio incubo burocratico e legale per un consumatore italiano. Oltre che un deficit economico per chi ha dovuto sborsare i soldi per la multa inaspettata.

Il caso dimostra quanto sia facile, anche inconsapevolmente, incappare nelle maglie della normativa contro la contraffazione. E riporta al centro l’importanza della prudenza negli acquisti online: perché, come insegna la legge, dura lex, sed lex.

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