Anche nel 2021, per il quarto anno consecutivo, la dieta mediterranea si posiziona al primo posto nella classifiche delle diete migliori al mondo, stilata da US News & World Report: seconde a pari merito troviamo la dieta DASH e la Flexitarian, che con la mediterranea hanno diversi punti in comune, fra cui la semplicità e l’inclusione.
La dieta mediterranea infatti non si concentra sugli alimenti da eliminare, ma su quelli da includere ed è considerata più uno stile di vita che una dieta per perdere peso: seguirla significa mangiare bene e fare più attenzione ai valori della nostra salute, dalla pressione al colesterolo, piuttosto che al numero che appare sulla bilancia. Una volta che i nostri parametri sono nella norma, lo sarà anche il nostro peso.
Nella dieta mediterranea, il nutrimento arriva per il 15% dalle proteine (in prevalenza pesce e legumi), per il 30% da grassi “buoni”, con l’olio d’oliva che fa la parte del leone, e per il resto da carboidrati, soprattutto cereali integrali. A questo vanno aggiunti formaggi, frutta e verdura che sono una parte fondamentale del regime alimentare. Di carne se ne consuma poca, generalmente bianca.
La dieta mediterranea andrebbe seguita per diverse buone ragioni, tutte legate alla salute e alla prevenzione di malattie gravi: seguire questo regime infatti allontana il rischio di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, di incorrere in alcuni tumori come quello al seno, ma è anche importante nella prevenzione di malattie metaboliche, di diabete ed obesità.
Per tutte queste ragioni, la dieta mediterranea è considerata dal 2010 “Bene immateriale dell’Umanità“, oltre ad essere prima nella classifica di U.S. News & World Report da quattro anni. Per noi italiani, la dieta mediterranea è parte della nostra cultura: siamo agevolati anche dal fatto di essere i primi produttori di materie prime importanti come l’olio d’oliva, che possiamo reperire facilmente e a prezzi tutto sommato sostenibili. Ricordiamocene, quando abbiamo la tentazione di copiare gli stili alimentari (meno salutari) di alti paesi nel mondo!