È la città dell’immondizia: spazzatura ovunque. Altro che Roma

Accumuli di immondizia di ogni genere, anche sopra i tetti e per le vie in cui giocano i bambini: ecco come si vive in un sobborgo egiziano.

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Spesso telegiornali e profili social documentano la situazione di emergenza rifiuti che si sta registrando da qualche tempo a Roma. E le immagini sono davvero allarmanti, testimoniando gli accumuli di spazzatura non smaltita attorno ai cassonetti e non solo. Si tratta, ovviamente, di una condizione inaccettabile che rende a volte invivibile alcuni spazi urbani oltre che insalubre l’aria nelle zone più colpite.

Con le dovute distinzioni – sociali, economiche, urbane, politiche – è però impossibile non mettere in connessione la nostra capitale con le stories che Selvaggia Lucarelli ha pubblicato nella giornata di lunedì 18 luglio. La giornalista e scrittrice, sui cui social denuncia spesso le condizioni di alcune città italiane, è in vacanza in Egitto. Durante il viaggio ha voluto fare tappa in una delle periferie più povere de Il Cairo, toccando con mano una situazione al limite della vivibilità. Altro che Roma.

Chiamato significativamente ‘città dell’immondizia’, il sobborgo è un intrico di strade nelle quali ci sono rifiuti di ogni tipo. Ma se nella città eterna la causa è legata a una gestione degli smaltimenti che lascia a desiderare, nel capoluogo egiziano i rifiuti vengono recuperati dagli abitanti e accumulati per le strade dello slum proprio per guadagnare qualche spicciolo. Gettati in montagne scomposte anche sopra i tetti delle misere abitazioni, i sacchi vengono ispezionati in modo da dividerne il contenuto.

A occuparsene sono gli ‘Zabbalin’, stimati tra i 50mila e i 70mila, che fin dagli Anni Quaranta riciclano i rifiuti della capitale. La comunità più popolosa è distribuita sulle colline di Mokattam, nella zona orientale de Il Cairo, e ha ereditato il mestiere dalle generazioni passate lavorando in quartieri- discarica. Il fine è riuscire a rivendere i materiali a degli intermediari in modo da portare un piccolo guadagno a casa.

Così, carri riempiti all’inverosimile trainati da muli, biciclette e auto sgangherate si muovono lungo le vie impolverate mentre i tanti bambini cercano di vivere qualche momento di spensieratezza. Il loro sorriso colpisce in mezzo al degrado e alla povertà, quando Lucarelli coglie un gruppo di ragazzini alle prese con un biliardo e uno spiraglio di infanzia. Perché, tra i rifiuti capita di trovare proprio di tutto.

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