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Gatto nero, la verità sull'antica superstizione: non porta affatto sfortuna

Dall’aspetto elegante al carattere sorprendentemente affettuoso, fino alle superstizioni che lo accompagnano da secoli: tutto ciò che c’è da sapere sul gatto nero, tra biologia, razze e leggende

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Il gatto nero è immediatamente riconoscibile per il suo manto completamente scuro, una caratteristica che lo rende affascinante e inconfondibile. Sebbene di base il pelo sia nero intenso, alcune zone del corpo possono mostrare leggere sfumature marrone scuro o bruno rossastro, specialmente sotto la luce del sole, che mette in risalto i pigmenti della pelliccia.

Uno dei suoi tratti più magnetici sono gli occhi gialli o color ambra, dovuti all’elevata concentrazione di melanina, la stessa sostanza che scurisce il pelo. Questo contrasto netto tra manto e sguardo crea un effetto ipnotico che da sempre alimenta leggende e superstizioni.

Il carattere del gatto nero

Al contrario della sua fama, il gatto nero ha un carattere generalmente equilibrato, fedele e socievole. È un animale educato, poco incline all’aggressività e spesso molto affettuoso con i membri della famiglia.

Pur essendo legato alla vita domestica, conserva uno spirito libero: ama esplorare, trascorrere tempo all’aperto e osservare la natura in solitudine.
Secondo alcuni esperti, esisterebbero differenze tra maschi e femmine: le femmine sarebbero più irascibili, mentre i maschi più tranquilli e “sornioni”. In generale, comunque, il gatto nero è considerato un compagno leale, dolce e amante delle coccole.

Il colore nero non appartiene a una razza specifica: molti gatti comuni possono nascere completamente neri. Tuttavia, esistono alcune razze in cui questa colorazione è particolarmente diffusa.

Gatto nero Bombay: la mini pantera domestica

Il Bombay è la razza nera per eccellenza. Il suo aspetto ricorda una pantera in miniatura, con manto lucido, occhi giallo intenso e una forte affinità con la vita domestica.
Deriva dall’incrocio tra American Shorthair e Burmese e si distingue per un carattere fedele, affettuoso e… un po’ ingordo.
Ama gli esseri umani, tollera poco gli altri felini, ma può andare d’accordo con i cani. Non sopporta però i rumori forti e preferisce un ambiente tranquillo, rendendolo un ottimo compagno di gioco per i bambini.

Gatto nero Persiano: eleganza e mistero

Il Persiano nero è uno dei felini più appariscenti: manto lungo, folto e completamente privo di sfumature, occhi arancio scuro o rame, corpo robusto e un’espressione regale.
È un gatto calmo, affettuoso, a tratti diffidente con gli estranei, ma molto socievole con altri gatti. Le sue esigenze di toelettatura sono elevate a causa del pelo lungo.

Gatto nero: davvero porta sfortuna?

La superstizione nasce nel Medioevo, quando i cavalli delle carrozze venivano spaventati dagli occhi luminosi dei gatti neri al buio, provocando incidenti.
La fantasia popolare attribuì quindi questi animali al demonio, e nel 1200 Papa Gregorio IX alimentò questa visione associandoli alle streghe.

Per secoli furono perseguitati, bruciati durante feste e riti popolari, ritenuti presagi di sventura o simboli del male. Ma tutto ciò era frutto di ignoranza, paura e mancanza di conoscenze scientifiche.

Gatto nero porta fortuna

Non solo superstizioni negative: molte culture considerano il gatto nero un talismano positivo.
Nell’antica Roma era associato alla buona sorte, e le sue ceneri venivano sparse nei campi per favorire il raccolto.
In molte case europee, avere un gatto nero significa prosperità e armonia familiare.

Il suo fascino ha ispirato anche la musica: nel 1969 allo Zecchino d’Oro nacque la celebre canzone “Volevo un gatto nero”, diventata un inno contro i pregiudizi.

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