Un mare che cambia colore, una costa che si tinge di cremisi, video virali che rimbalzano sui social accompagnati da titoli apocalittici. Negli ultimi giorni, alcune immagini provenienti dal Golfo Persico, in particolare dall’area dello Stretto di Hormuz, hanno acceso la fantasia del web: c’è chi parla di presagi, chi evoca le “piaghe di Dio”, chi immagina disastri ambientali imminenti. La realtà, però, è molto meno mistica e molto più affascinante.
Il fenomeno è stato osservato lungo le coste dell’isola di Hormuz, nel sud dell’Iran, dove dopo intense piogge il mare ha assunto una colorazione rosso intenso. Uno spettacolo insolito per chi non conosce la zona, ma tutt’altro che misterioso per geologi e climatologi.
- Le immagini virali e la corsa alle interpretazioni
- Cosa sono le piaghe di Dio
- La spiegazione scientifica: ferro e pioggia
- Un’isola unica nel suo genere
- Clima estremo e fenomeni spettacolari
Le immagini virali e la corsa alle interpretazioni
I video mostrano ruscelli di acqua piovana scendere dalle scogliere e riversarsi in mare, trasformando temporaneamente la linea costiera in una distesa dalle sfumature rosse e aranciate. Un colpo d’occhio potente, quasi surreale, che sui social è stato rapidamente caricato di significati simbolici.
In un contesto globale già segnato da conflitti, crisi climatiche e tensioni geopolitiche, l’immagine di un mare rosso nel cuore del Golfo Persico ha fatto il resto. Le interpretazioni più estreme hanno richiamato antichi racconti biblici, alimentando l’idea di un evento “contro natura”. Ma dietro questo spettacolo non c’è nulla di sovrannaturale.
Cosa sono le piaghe di Dio
Le piaghe bibliche d’Egitto sono dieci calamità descritte nel libro dell’Esodo dell’Antico Testamento, inviate da Dio per costringere il faraone a liberare il popolo ebraico dalla schiavitù. Nel racconto, questi eventi colpiscono progressivamente l’Egitto attraverso fenomeni naturali estremi, malattie, carestie e oscurità, fino all’ultima e più grave piaga. Oggi vengono spesso citate in chiave simbolica o apocalittica per interpretare eventi naturali insoliti, ma nella tradizione biblica rappresentano soprattutto un racconto religioso e storico di liberazione e di conflitto tra potere umano e volontà divina.
La spiegazione scientifica: ferro e pioggia
La causa del fenomeno è legata alla natura geologica dell’isola di Hormuz. Il suo suolo è ricchissimo di ossido di ferro, un minerale che dona alle rocce e alla sabbia le tipiche tonalità rosse. Quando piove in modo intenso, l’acqua scioglie e trascina questi sedimenti verso il mare, colorandolo temporaneamente.
Non si tratta quindi di un cambiamento chimico dell’acqua marina, né di un inquinamento improvviso. È un semplice effetto ottico dovuto alla sospensione di particelle minerali, destinato a scomparire una volta che i sedimenti si depositano sul fondale.
Gli esperti spiegano che, cessata la pioggia, il mare torna gradualmente al suo colore naturale senza lasciare conseguenze ambientali significative.
Un’isola unica nel suo genere
Situata in uno dei passaggi marittimi più strategici del mondo, lo stretto che collega il Golfo Persico al Golfo dell’Oman, l’isola è spesso chiamata “Isola Arcobaleno” proprio per la straordinaria varietà cromatica delle sue rocce. Rosso, giallo, arancione, viola: il paesaggio sembra dipinto.
Questa ricchezza di colori ha reso Hormuz una meta sempre più fotografata e condivisa, soprattutto dopo eventi atmosferici particolari come quello di questi giorni. Le piogge, rare ma talvolta violente, sono in grado di trasformare il paesaggio in poche ore, creando scenari che sembrano usciti da un film.
Clima estremo e fenomeni spettacolari
Dal punto di vista climatico, la regione è caratterizzata da un clima arido e semi-desertico. Le precipitazioni sono generalmente scarse, ma quando arrivano tendono a concentrarsi in eventi brevi e intensi. È proprio questa combinazione – suoli ricchi di minerali e piogge improvvise – a rendere possibile uno spettacolo che si ripete periodicamente.
Non è la prima volta che il mare intorno a Hormuz cambia colore, e non sarà l’ultima. Fenomeni simili, seppur con cause diverse, si verificano anche in altre parti del mondo: dalle fioriture algali ai sedimenti vulcanici, la natura ha molti modi per sorprendere.