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Usi spesso la friggitrice ad aria? Ecco il controllo che gli esperti raccomandano per evitare rischi

Gli esperti lanciano un avvertimento sulla manutenzione della friggitrice ad aria e sui possibili effetti sulla salute

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Negli ultimi anni la friggitrice ad aria è diventata una presenza fissa nelle cucine di moltissime famiglie. Compatta, veloce, pratica, promette cotture più leggere e tempi ridotti rispetto al forno tradizionale. Proprio per questo viene usata spesso, a volte ogni giorno: sempre lì, sempre pronta. Ed è qui che, secondo gli esperti, si nasconde il problema.

Specialisti della pulizia domestica e della manutenzione degli elettrodomestici stanno lanciando un avvertimento chiaro: una friggitrice ad aria non controllata e pulita con regolarità può diventare un potenziale rischio per la salute. Il punto critico è ciò che può accumularsi al suo interno se viene trascurato.

Perché la friggitrice ad aria può diventare un problema

Il funzionamento della friggitrice ad aria crea le condizioni ideali per la proliferazione di muffe. All’interno del cestello e delle parti removibili si combinano infatti tre elementi molto favorevoli: residui di cibo, calore e umidità. Dopo la cottura, soprattutto se l’elettrodomestico viene chiuso e riposto senza una pulizia accurata, l’umidità residua resta intrappolata.

Con il tempo, grassi e briciole si accumulano, formando uno strato che non sempre è visibile a colpo d’occhio. È proprio in questi angoli nascosti che le spore di muffa possono svilupparsi, spesso senza dare segnali evidenti fino a quando il problema non è già avanzato.

I rischi per la salute da non sottovalutare

Secondo gli esperti, l’esposizione alla muffa può avere conseguenze molto diverse a seconda della persona. In alcuni casi si manifestano sintomi lievi, come starnuti frequenti, prurito agli occhi o piccole irritazioni cutanee. In altri, soprattutto in soggetti asmatici, allergici o con un sistema immunitario più fragile, possono comparire disturbi respiratori più seri.

Il rischio aumenta nei mesi freddi, quando le case sono meno ventilate e l’umidità tende a ristagnare. È proprio in questo periodo che elettrodomestici come friggitrici ad aria, macchine del caffè e forni compatti dovrebbero essere controllati con maggiore attenzione.

Il controllo fondamentale da fare dopo ogni utilizzo

Il controllo raccomandato dagli specialisti è semplice ma spesso ignorato: verificare che tutte le parti della friggitrice siano perfettamente pulite e completamente asciutte prima di rimontarle o riporre l’apparecchio. Non basta una pulizia “veloce”. Dopo ogni utilizzo è consigliabile:

  • scollegare la friggitrice dalla corrente;
  • rimuovere cestello e componenti smontabili;
  • lavarli con acqua calda e detergente, eliminando ogni residuo di cibo;
  • asciugarli accuratamente, senza lasciare zone umide.

Anche l’interno dell’apparecchio merita attenzione. Una pulizia delicata con un panno leggermente inumidito, meglio se con una miscela di acqua e succo di limone, aiuta a rimuovere grassi e odori. L’asciugatura finale è un passaggio cruciale: rimontare le parti ancora umide significa creare, di fatto, l’ambiente ideale per la muffa.

Un’abitudine che fa la differenza, non solo con la friggitrice ad aria

Il problema delle muffe si presenta con la ripetizione di piccole trascuratezze. Saltare una pulizia, lasciare il cestello umido, rimandare il controllo “alla prossima volta” sono comportamenti comuni, soprattutto quando si usa la friggitrice ad aria quotidianamente.

Gli esperti ricordano che la friggitrice ad aria non è l’unica a necessitare di controlli regolari. Anche macchine del caffè, bollitori e forni compatti possono nascondere muffe se non vengono asciugati e puliti correttamente. L’umidità costante nei serbatoi e nei circuiti interni è un terreno fertile per la proliferazione microbica.

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