Il primo computer della storia arriverebbe dall'Antica Grecia

Il primo computer della storia, il meccanismo di Antikythera, risale al I secolo a.C. ed era usato per tracciare i movimenti del sole, della luna e dei pianeti e per predire il futuro

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Gli scienziati sostengono che il primo computer della storia risalirebbe all’Antica Grecia. Alexander Jones, professore di storia della scienza antica alla New York University, e i suoi colleghi hanno annunciato che il meccanismo di Antikythera, recuperato nel 1901 e risalente ad un naufragio datato I secolo a.C., è a tutti gli effetti il primo computer meccanico del mondo. Il manufatto, una delle più interessanti scoperte archeologiche mai realizzate, dimostra la prodezza ingegneristica degli antichi greci e le loro impressionanti conoscenze astronomiche. Nient’altro di simile sarebbe emerso per più di 1.000 anni.

Nel 1901, alcuni pescatori di spugne greci ritrovarono il relitto di un’antica nave al largo delle coste dell’isola di Antikythera. Gli scavi portarono alla luce un enorme bottino di tesori, tra cui vetri, ceramiche, mobili, gioielli, statue di marmo e bronzo. Il manufatto di gran lunga più sorprendente fu però un guazzabuglio di ingranaggi in bronzo e piatti, tutto incrostato di sedimenti. I meccanismi fisici degli ingranaggi ed altre parti dell’oggetto multistrato erano stati ben analizzati e compresi, ma gli scienziati sono stati a lungo perplessi in merito alle migliaia di caratteri minuti incisi sulle pareti interne e sulle sezioni anteriori e posteriori.

Si sospettava che il testo potesse contenere una specie di libretto di istruzioni o il manuale d’uso per il primo computer della storia, ma alcune delle lettere misurano solo 1,2 millimetri di altezza rendendo il testo quasi impossibile da decifrare. Ora, dopo essere riusciti a decodificare 3.500 caratteri incisi sul meccanismo di Antikythera grazie alla scansione a raggi X e ad altre tecniche all’avanguardia, i ricercatori ritengono che questo dispositivo incredibilmente avanzato fosse utilizzato per tracciare il movimento del sole, della luna e dei pianeti nello zodiaco, ma anche per un scopo meno scientifico, ovvero per predire il futuro.

Interpretando il testo in greco antico, il team di ricercatori è addivenuto alla conclusione che, oltre a servire come calendario solare e lunare, mostrando le fasi lunari nonché la posizione del sole, della luna e dei pianeti, il primo computer della storia fosse in grado di predire il colore di una futura eclisse. Pensano inoltre che, oltre agli astronomi e agli astrologi, anche i filosofi greci antichi abbiano fatto uso del dispositivo, probabilmente realizzato sull’isola greca di Rodi, per meglio comprendere la galassia e la collocazione degli esseri umani nell’universo.

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