Dominic Monaghan, meglio conosciuto come lo hobbit Merry, ha pubblicato sul suo profilo Instagram una sfida nostalgica ai suoi follower: in un post ha promesso di pubblicare alcune foto scattate prima della cerimonia degli Oscar del 2004, quella storica in cui “Il signore degli anelli-Il ritorno del Re” portò a casa 11 statuette, se avesse superato i 15.000 like. I suoi followers non si sono fatti pregare e il post è attualmente fermo ai 16mila cuoricini: Monaghan ha mantenuto la parola ed ha postato le foto, corredate da un lungo e divertente racconto.
“Decidemmo tutti di incontrarci in un hotel, visto che coordinarsi su un red carpet può essere complicato. Ricordo Sean Astin nervoso, ma non è una novità. Nessuno aveva parlato di un dress code preciso, ma a quanto pare tutti andammo dallo stesso rivenditore di occhiali da sole. Peraltro, la foto prova ulteriormente che sono l’hobbit più alto! Mmmmm acqua degli Ent!”, inizia così il post di Dominic Monaghan.
“Billy Boyd mi ha detto che posso postare la foto solo se concordo sul fatto che lui è il più carino. Va bene! Il giorno prima avevo firmato il contratto per Lost, ma decisi di non dire nulla per godermi la serata e celebrare Il Signore degli Anelli. Eravamo tutti gasatissimi di essere seduti una fila dietro Prince. Qualcuno ci diede dei boa di piume che indossammo sul red carpet a un certo punto. Ricordo Steven Spielberg dire che quando avrebbe raccontato ai suoi nipotini di averci incontrati loro si sarebbero gasati un sacco. Io mi sentivo come un gufo che guarda il sole. Ero sconvolto. Nessuno aveva dormito. Tra la stanza di Peter, il party di Vanity Fair, il Governors Ball e il party di Elton John, ci separammo tutti. La mattina dopo ci incontrammo per colazione e io dissi a tutti di aver passato la serata a casa di Jack Nicholson. Non era vero. Ma non ci ero mai andato così vicino!”
Un momento di divertimento e grande nostalgia per i fan della saga nata dalla fantasia di Tolkien: in quell’occasione “Il signore degli anelli – Il ritorno del Re” scrisse la storia, conquistando ogni Oscar per cui era stato candidato ed eguagliando il numero di statuette vinte da “Ben-Hur” e “Titanic”. Il film vinse anche 4 Golden Globe e 2 Grammy Awards.