Quale differenza c’è tra un corvo ed una scrivania? Chiese il Cappellaio Matto alla piccola Alice, durante il suo mirabolante viaggio nel Paese delle meraviglie. Effettivamente si tratta di un indovinello insolito che nemmeno nell’opera di Carroll ha trovato risposta, proprio perché lo scrittore stesso sosteneva che non dovesse avere una soluzione.
Quindi, che differenza c’è tra un corvo ed una scrivania resta ancora un mistero! Nel settimo capitolo ‘A mad tea party’ il Cappellaio pone ad Alice uno strano quesito: Why is a raven like a writing desk? (Perché un corvo è simile ad una scrivania?). Alice, che in quel preciso istante della sua vita si ritrova a sognare a occhi aperti in un mondo estraneo alla sua realtà, si arrende nel momento in cui non riesce a trovare una risposta all’enigma lasciando quest’ultimo in balia del mistero, assieme a tutti gli altri irrisolti.
Sarebbe bene chiederlo al Cappellaio che differenza c’è tra un corvo ed una scrivania, ma pure lui non ha offerto che una risposta blanda. Ma che significa? Per anni i lettori si sono arrovellati sulla questione, cercando di trovare soluzioni adeguate al bizzarro rompicapo del Cappellaio Matto. Non hanno gettato la spugna e la loro fantasia ha sbaragliato! Qualcuno tirò in ballo Edgar Allan Poe sostenendo che non ci fosse differenza alcuna poiché Poe scrisse di entrambi; si fa riferimento alla sua poesia ‘Il Corvo’ scritta, probabilmente, su una scrivania. Ma in seguito alle migliaia di lettere ricevute, anche Carroll provò a spiegare tale diversità enunciando una risposta, a suo parere, opportuna.
Entrambi sono in grado di produrre note, anche se molto piatte e non possono essere messi al contrario. Che cosa vuol dire? La mente contorta di Carroll non ha fatto altro che suscitare altri quesiti. Il problema è che la sua risposta è perfettamente aderente alla lingua inglese, ergo, presenta difficoltà nella trasposizione da una lingua all’altra. La frase originale è la seguente: ‘(The raven) can produce a few notes though (notes) are very flat and it is nevar put with the wrong end in front!’ Da notare l’elegante calembour tra raven (il corvo) e nevar (niente). Il corvo produce note così come sulla scrivania si creano appunti o note, che dir si voglia; sono note bemolli (abbassate di un semitono) per il corvo e piatte per la scrivania poiché scritte su fogli di carta, e nessuno li metterebbe mai al contrario.