La sedentarietà è il male del nostro secolo: troppe ore trascorse seduti, senza fare esercizio, magari impegnati davanti al pc o al telefono con una postura sbagliata porta a conseguenze molto gravi. Oltre all’aumento di peso e alla fisiologica perdita di tono dei muscoli, questa condizione può aggravare l’insorgenza di infarto, soprattutto in chi è predisposto a causa della presenza di altri fattori di rischio.

Le malattie cardiocircolatorie, come purtroppo sappiamo, costituiscono la prima cagione di morte a livello mondiale, ma basta modificare alcune abitudini malsane nella vita di tutti i giorni perché si allontani il pericolo di un attacco di cuore prematuro.

Cosa c’entra la vita sedentaria con patologie come l’infarto o l’ictus? La British Heart Foundation (BHF) ne sottolinea bene il forte legame: “Essere fisicamente inattivi o sedentari può portare a malattie cardiache e circolatorie come infarto e ictus” poiché si agevola la formazione di materiale grasso nelle arterie.

Dall’ente fanno sapere: “Se le arterie che portano il sangue al cuore vengono danneggiate e ostruite, può portare a un infarto. Se ciò accade nelle arterie che portano il sangue al cervello, può portare a un ictus”. E ancora: “L’esercizio fisico regolare renderà il tuo cuore e il sistema circolatorio più efficiente, abbasserà il livello di colesterolo e manterrà anche la pressione sanguigna a un livello sano”.

Non va dimenticato che il cuore è un muscolo e come tale va allenato regolarmente affinché pompi sangue senza alcuna riduzione di flusso o intensità. Fare movimento è la soluzione contro infarto e ictus, ma quanto dobbiamo allenarci a settimana per vedere dei risultati tangibili?

Secondo gli esperti bastano 150 minuti per 7 giorni e non parliamo di 3 ore a settimana di palestra, pesi o attività ad alta intensità: va benissimo anche praticare giardinaggio, fare i lavori domestici, fare le scale, o perché no, fare l’amore… È pur sempre un’attività fisica, per giunta più divertente della palestra!