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Infarto, con questo gruppo sanguigno puoi averlo prima di 60 anni

Una recente ricerca ha individuato una correlazione tra gruppo sanguigno e ictus a esordio precoce.

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La ricerca medica prosegue incessante, anche con l’obiettivo di identificare con sempre maggior precisione la sintomatologia connessa alle diverse patologie in modo da garantire interventi efficaci e potenzialmente prevenirne i rischi. Tra le cause più frequenti di decesso, l’infarto si mantiene ai primi posti e proprio per questo motivo diventa ancora più importante individuarne tutti i principali fattori di rischio.

A tal proposito, uno studio recente ha cercato di approfondire il legame che sussiste tra gruppi sanguigni e probabilità di infarto precoce, arrivando a una conclusione sorprendente. Da quanto emerge, infatti, i soggetti che appartengono al gruppo sanguigno di tipo A incorrerebbero nel rischio di infarto e ictus al di sotto dei sessant’anni di età con maggiore frequenza rispetto agli altri. In maniera inversa, invece, il gruppo 0 sarebbe connesso a una probabilità inferiore di ictus precoce.

Per arrivare a questa considerazione, la ricerca ha utilizzato i dati genetici di diversi studi incrociandoli con i casi di ictus ischemici registrati tra i 18 e i 59 anni di età. E quello che è stato evidenziato è una correlazione con l’area del cromosoma da cui dipende proprio l’appartenenza a un determinato gruppo sanguigno. I pazienti che hanno avuto un ictus precoce, infatti, appartengono soprattutto al gruppo A mentre i soggetti meno numerosi sarebbero coloro del gruppo 0.

Si tratta di un legame ancora tutto da approfondire, che comporterebbe un aumento del rischio modesto ma che merita ugualmente ulteriori analisi. Il quadro che emerge, dunque, delinea nuove prospettive sia nel campo della diagnosi precoce sia per quanto riguarda la prevenzione, attraverso l’adozione di abitudini sane che possano prevenire l’insorgenza di patologie a carico del cuore. Nessuna particolare preoccupazione, dunque, per i soggetti appartenenti al gruppo sanguigno di tipo A, ma semplicemente un invito a prestare attenzione maggiore per ridurre ogni ulteriore fattore di rischio.

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