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La seconda vita di Benjamin Bunny, abbandonato perché disabile

La storia di Benjamin Bunny, testimoniata da foto e video social, ha conquistato la rete: il cane disabile è tornato a muoversi grazie a un carrello.

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La storia di Benjamin Bunny ha già conquistato migliaia di persone che ne seguono gli sviluppi pubblicati con costanza sui profili social di The Tucker Farm. Gli operatori di questo rifugio per animali statunitense, infatti, hanno preso a cuore il cucciolo abbandonato alla nascita perché disabile. A causa di una paralisi alla spina dorsale, infatti, il cane non riusciva a muoversi autonomamente e a sole due settimana di vita l’allevatore che se ne occupava decise di affidarlo al Bosley’s Place in Georgia.

Il motivo si può, purtroppo, intuire: a fini di un allevamento, un cucciolo così problematico sarebbe stato difficile – se non impossibile – da vendere. Per fortuna, i volontari si sono immediatamente mobilitati perché il piccolo potesse avere una vita il più normale possibile. Così, dopo le prime cure, l’alimentazione con latte artificiale e lo svezzamento, quando Benjamin Bunny ha raggiunto le sei settimane è stato consegnato alla farm gestita da Beth Williams.

Ed è qui che il cucciolo è nato una seconda volta. L’animale è stato sottoposto a trattamenti mirati per fortificare le zampe posteriori ma nulla sembrava aiutarlo nei movimenti. Fino a quando è arrivata l’idea che ha rivoluzionato l’esistenza del cagnolino: grazie a un carrellino speciale per gli arti, realizzato dalla Walkin’ Pets, Benjamin può ora muoversi in libertà (o quasi).

Le immagini e i video sui social non mentono e ci mostrano un cucciolo che ha voglia di correre sui prati e giocare come tutti i suoi simili. A mano a mano che la crescita farà sviluppare l’animale, il carrello potrà essere adeguato alle dimensioni del suo corpo in modo da sostenerne al meglio peso e struttura.

Certo, Benjamin avrà sempre bisogno di molte cure e per affrontare le spese è stata avviata una raccolta fondi in rete. Ma sono già tante le famiglie che si sono rese disponibili all’adozione e a queste la responsabile del rifugio scrive: “Oltre a essere paralizzato dalle spalle indietro, Benny ha anche una compressione sulla colonna vertebrale che spinge sui suoi polmoni – si legge in un post Facebook – Adoro tutti i messaggi delle persone interessate ad adottarlo ma in questo momento la cosa migliore per Benny è che rimanga con noi mentre monitoriamo le sue condizioni mediche. Forniremo un aggiornamento quando la situazione cambierà”.

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