La tradizione contadina è uno dei punti di forza storici del nostro paese. D’altronde, siamo forse l’unico paese il cui nome è sinonimo di cibo salutare e di qualità; ma negli ultimi anni, questa tradizione pare essere stata messa in secondo piano rispetto alle necessità dell’industria. Un peccato, davvero. Ma non tutti hanno messo da parte le stalle e il fieno.
Giuseppe Borghi, 71enne reggiano, ha rilanciato la sua azienda agricola e agriturismo di Montebaducco all’inizio degli anni 90. Quello che era partito come un piccolissimo esperimento, tre ciuchi comprati da un contadino, si è trasformato lentamente in un colosso leader in Europa. Oggi, l’agriturismo conta 800 somari, e gli affari vanno a gonfie vele.
L’affare dei somari
Romagnoli, amatini, sardi, ciuchi di Martina Franca, il signor Borghi alleva ciuchi di ogni specie. Non è solo una passione anacronistica: i somari hanno decine di usi diversi, tra i quali la produzione di latte d’asina, perfetto per i neonati che non sono in grado di digerire il latte di vacca. Gli animali sono curati con amore, e le madri sono tenute assieme ai chiuchini.
Questo garantisce un latte migliore, non stressando gli animali, ma riflette anche un altro degli impieghi di questi asini. Sono animali dolci e intelligenti, e vengono spesso usati per la pet therapy con persone disabili. Alcuni addirittura li usano come animali da compagnia: si sono dimostrati estremamente intelligenti, e ogni giorno si mettono regolarmente in fila per la mungitura.
Somari, i nostri amici
Un somaro può essere acquistato a un prezzo tra 400 e 1000 euro, e mantenerlo costa meno di un cane. Un vero affare, se si ha lo spazio a disposizione: con quattro chili di fieno e un po’ di farina al giorno, l’animale può vivere tranquillamente. Perfino il Papa possiede due asini dell’allevamento, regalati da Giuseppe quando i due si sono incontrati.
L’ultima novità da Montebaducco è un esperimento. Giuseppe vuole provare a produrre formaggio d’asina, un lavoro estremamente difficile vista la magrezza del latte di queste bestie. Ma la determinazione contadina è inarrestabile, e la filiera, interamente contenuta nell’allevamento, si sta già preparando a installare il materiale necessario.