Lo smartworking fa male al sesso

Secondo un sondaggio, le donne italiane in smartworking pensano molto di meno all'amore: colpa dello stress ma anche dei look ammazza-sesso

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Durante questi ormai due anni di pandemia, in molti hanno sperimentato per la prima volta lo smartworking, fra gioie e dolori: se infatti non dover uscire di casa tutti i giorni ha i suoi vantaggi, come ore di sonno in più e stress da viaggio in meno, ci sono anche gli aspetti negativi che sono altrettanto incisivi.

Uno di questi, meno prevedibile, è un improvviso calo del desiderio sessuale fra chi fa smartworking, soprattutto le donne: come mai? Per capire qualcosa di più dobbiamo basarci sul sondaggio condotto da Gleeden, sito di incontri extraconiugali, che ha somministrato un questionario online al suo campione (composto da  1.982 donne italiane).

Secondo le risposte date nell’autunno 2020 dalle italiane, i motivi principali del calo del desiderio sessuale erano pensieri e preoccupazioni, stress e look ammazza-sesso. Stare in casa in tuta e pigiamoni, infatti, non aiuterebbe a sentirsi belle e desiderabili.

La mappa della svogliatezza sessuale vedeva la Lombardia al primo posto, seguita da Piemonte, Veneto, Lazio e Friuli, con Toscana, Campania, Basilicata e Molise fanalini di coda (e quindi con più entusiasmo).

Quello che è emerso dal sondaggio è che lo smartworking, per le donne, ha veramente ucciso ogni desiderio sessuale: lavorando a casa non si stacca mai veramente con la testa dal lavoro e paradossalmente si ha meno tempo. Nonostante si possa pensare che risparmiando tempo negli spostamenti ci si possa ritagliare più agevolmente momenti di intimità, in realtà molte lavoratrici sono cadute nella fobia della reperibilità perenne e hanno finito per lavorare molto di più da casa di quanto facessero prima in ufficio.

Infine, la cura per sè stesse è scivolata decisamente sotto la suola delle scarpe: niente aperitivo con i colleghi, niente socialità, niente necessità di essere sempre presentabili portano molte lavoratrici ad allontanarsi proprio mentalmente dall’idea del sesso.

Dopo un anno, lo smartworking fa ancora parte della vita di molti lavoratori: ma tra le mura domestiche bisogna inventarsi qualcosa per riaccendere la fiamma.

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