Da qualche giorno circola sui social un’immagine che ritrae una sorta di impronta rilevata su Marte: oggetto di studi e osservazioni, il pianeta rosso potrebbe essere colonizzato nel giro di qualche decennio e per questo motivo l’ESA e la NASA sta cercando di raccogliere più dati possibili.

Le ricostruzioni digitali raccolte dall’orbiter Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea hanno mostrato delle increspature sul terreno rosso e polveroso di Marte: si tratta di una coppia di crateri con una particolarità geologica mai osservata prima sul pianeta. La faglia che assomiglia ad una impronta fa parte di Tantalus Fossae, ovvero un’area con depressioni molto ampie e profonde: queste creste eoliche marziane sono formate da dune di sabbia e da uno strato di polvere identificata come ematite.

L’aspetto che più ci attrae della foto che è rimbalzata sul web di recente è che lo strano segno è molto nitido ai nostri: ciò dipende dal potere riflettente dell’ematite, composta da ossido di ferro.

Sulla pagina Instagram della NASA, gli esperti spiegano: “Stai guardando 0° di longitudine su Marte, l’equivalente dell’Osservatorio di Greenwich sul Pianeta Rosso. L’Osservatorio di Greenwich segna il Primo Meridiano della Terra, che è una linea nord-sud che definisce dove l’est incontra l’ovest ed è usato come linea di riferimento zero per le osservazioni astronomiche”.

Il piccolo cratere in questione si chiama Airy Crater e rappresenta, per l’appunto, il punto di longitudine a zero gradi sul pianeta rosso.

Moltissimi i commenti sbalorditi degli utenti rispetto alla bellezza dell’immagine catturata. C’è chi ha esclamato: “Qualcosa di spettacolare che ti lascia senza parole!!!”, chi ha riflettuto “Tutte le creazioni di Dio racchiudono la bellezza e l’Universo non è da meno”.

Insomma il pianeta ci riserverà ancora moltissime sorprese: dopo le rocce color viola e la scoperta di uno strambo fiore minerale, ecco spiegata l’origine della misteriosa impronta sulla sua superficie.