Netflix lancia un “Black Mirror” alternativo su YouTube e social

La divisione polacca di Netflix ha creato una nuova versione di “Black Mirror” ancora più ansiogena dell’originale

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Se c’è una serie tv che negli ultimi anni ha conquistato milioni di persone, è “Black Mirror”. Il prodotto firmato Netflix è diverso da quelli cui siamo stati abituati e, anche se il tema potrebbe sembrare banale (la tecnologia che prende possesso delle vite delle persone), le storie presentate sono così geniali che è impossibile non appassionarsi. E se vi dicessimo che c’è una serie polacca che potrebbe essere anche meglio di “Black Mirror”?

Di “Black Mirror” non ne basta uno: Netflix ne voleva due. Il colosso della televisione in streaming ha deciso di affidare una nuova produzione della serie alla sua divisione polacca, che ha a sua volta appaltato tutto a dei vlogger e creativi che hanno preso “Black Mirror” e lo hanno rivoluzionato. La serie – che conta quattro episodi – è in polacco con sottotitoli in inglese e chi l’ha vista giura che sia addirittura più disturbante dell’originale. Il titolo? “Czarne lusterko”, ossia “Piccolo Black Mirror”.

La divisione polacca si è chiaramente ispirata alla serie madre, tanto che riproduce gli scenari ansiogeni e fantascientifici di “Black Mirror”. Ma i vlogger che hanno lavorato a “Czarne lusterko” hanno cercato di affrontare temi che non sono stati proposti nello show Netflix o che, perlomeno, sono stati trattati un po’ superficialmente. I primi due episodi ipotizzano scenari e parlano di tecnologie che, in un futuro, potrebbero essere realmente praticabili. Proprio come la maggior parte degli episodi di “Black Mirror”. Ma gli ultimi due, invece, portano all’occhio dello spettatore cose che non sono state ancora inventate e che la nostra mente fatica a immaginare. Eppure, come hanno detto Marek Hucz e Krzysztof Gonciarz (sceneggiatori e produttori esecutivi di “Czarne lusterko”), a volte la realtà supera la fantasia. Sarebbero molte le persone che, dopo aver visto il “Black Mirror polacco”, hanno deciso di cambiare vita, provando a essere meno dipendenti dalle tecnologie e dai social.

Il grande successo di “Black Mirror” deriva proprio da questo: è una serie sì di fantascienza, ma che ha una forte connessione con la realtà. Tutti possiamo rivederci nel desiderio spasmodico di ricevere like sui social per sentirci accettati o di organizzare la vita grazie a un “mini noi” che pensa a tutto. Ma chi lo dice che questo non possa portarci alla distruzione?

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