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Novembre regala tre magie in cielo che porteranno fortuna: accadranno per tre volte in questa settimana

È la settimana dei desideri: tre piogge di stelle cadenti illumineranno le notti di novembre. Preparati a sognare!

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Quest’anno, il mese di novembre ci sorprenderà ancora una volta grazie al suo cielo mutevole e misterioso. Si tratta di un periodo dell’anno che sa essere malinconico, ma anche incantato: in questa settimana, infatti, il cielo ci offrirà tre spettacoli luminosi consecutivi, un vero e proprio tris di “magie celesti” che — secondo la tradizione popolare — porteranno fortuna a chi saprà alzare lo sguardo. Ma di che cosa stiamo parlando? Scopriamolo insieme!

Il cielo di novembre ci regala tre magie (nella stessa settimana)

Novembre 2025 ci regalerà presto tre notti speciali: tre piogge di stelle cadenti che renderanno l’autunno più brillante e pieno di desideri. Gli esperti confermano: tra l’11 e il 14 novembre sarà possibile osservare le Tauridi Nord, le chi-Tauridi e le kappa-Orionidi, tre sciami meteoritici che daranno vita a un cielo vivo e vibrante. In pratica, ci aspettano tre appuntamenti con la meraviglia in pochi giorni.

Tauridi Nord: lente ma splendenti

Tra l’11 e il 12 novembre, gli appassionati potranno ammirare il picco delle Tauridi Nord, uno degli sciami più affascinanti del periodo autunnale. Si tratta di meteore relativamente lente, ma spesso molto luminose e spettacolari, capaci di lasciare dietro di sé scie persistenti o addirittura bolidi, le cosiddette “super-stelle cadenti” che sono in grado di illuminare l’intero cielo per alcuni secondi.

Lo ZHR (tasso orario zenitale) di questo sciame non supera in genere il valore 10 — cioè una decina di meteore visibili ogni ora — ma la loro intensità visiva compensa ampiamente la relativa scarsità. Il radiante, cioè il punto da cui sembrano provenire, si trova nella costellazione del Toro, non lontano da Aldebaran e dalle Pleiadi, due riferimenti facili da individuare anche a occhio nudo.

Il consiglio per osservare al meglio lo spettacolo è quello di allontanarsi dalle luci artificiali, scegliere un luogo buio e pazientare: le Tauridi non amano la fretta, ma quando appaiono regalano uno dei momenti più suggestivi dell’anno.

Le chi-Tauridi sono le gemelle cosmiche dell’autunno

Nello stesso intervallo temporale, tra l’11 e il 12 novembre, farà la sua comparsa anche un altro sciame appartenente alla stessa grande famiglia: le chi-Tauridi. Sono considerate le “sorelle” delle Tauridi Nord, e insieme contribuiscono a rendere il cielo di inizio novembre particolarmente animato e vivace.

Anche in questo caso le meteore sono lente e brillanti, ma la loro origine è leggermente diversa: si pensa derivino da frammenti lasciati dal cometa Encke, uno dei corpi celesti più antichi e ricorrenti del nostro sistema solare. Le chi-Tauridi, infatti, fanno parte di un vasto complesso di detriti che la cometa ha disseminato nel corso dei millenni.

Il loro radiante si trova sempre nella costellazione del Toro, ma leggermente spostato rispetto a quello delle “cugine” del Nord. Questo significa che, nelle notti di metà novembre, il cielo offrirà una doppia pioggia di luci, spesso difficile da distinguere, ma perfetta per chi vuole esprimere più di un desiderio.

Le kappa-Orionidi: il gran finale nella costellazione del Cacciatore

Il terzo appuntamento con la magia è fissato per il 13 e 14 novembre, quando la volta celeste ospiterà il passaggio delle kappa-Orionidi, meno note al grande pubblico ma di grande interesse per gli studiosi. Queste meteore sembrano provenire dalla costellazione di Orione, una delle più facili da riconoscere grazie alla celebre “cintura” di tre stelle perfettamente allineate.

Lo spettacolo delle kappa-Orionidi arriverà proprio mentre la Luna si avvia verso l’ultimo quarto, che è un dettaglio non da poco: la sua luce più debole permetterà di godere di una visione più limpida del cielo. Nonostante lo ZHR modesto, la loro comparsa può riservare meteore rapide e dal colore bianco-azzurro, che attraversano la volta in un lampo lasciando dietro di sé un senso di meraviglia quasi infantile.

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