Pioggia di meteoriti, palle di fuoco di Halloween: come vederle

La notte di Halloween 2023 ci ha portato un ultimo dono del quale potremo godere nei prossimi giorni: il cielo si riempirà di stelle cadenti!

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Avete festeggiato Halloween anche quest’anno? Che la vostra risposta sia affermativa o negativa, non importa, perché la notte delle streghe porta con sé una “pioggia di palle di fuoco“, ovvero uno spettacolo di stelle cadenti che andrà avanti nei prossimi giorni e per tutto il mese di novembre. Ma perché proprio in questo periodo? E in che modo la pioggia di meteore è legata alla festa più spaventosa dell’anno?

La “pioggia di fuoco” di Halloween: novembre si apre con le stelle cadenti

Nei prossimi giorni, gli appassionati di astronomia e tutti coloro che alzeranno lo sguardo verso il cielo avranno l’opportunità di assistere a uno spettacolo celeste straordinario, grazie alla pioggia di meteore delle Tauridi. Questo fenomeno naturale, noto per la sua magnificenza e per la bellezza delle “palle di fuoco di Halloween“, è generato dal transito della Terra attraverso le scie di polvere e detriti lasciate dalla cometa Encke. La cometa, che completa il suo giro intorno al Sole ogni 3 anni e un terzo circa, contribuisce a un evento spettacolare che illuminerà i cieli nelle prossime settimane.

Le Tauridi del Sud – visibili all’incirca dal 23 settembre al 12 novembre – si affiancano alle Tauridi del Nord, che abbiamo potuto ammirare nel cielo dal 13 ottobre al 2 dicembre. Queste due piogge di meteore si sovrapporranno, offrendo agli osservatori l’opportunità di godere di un numero più elevato di meteore rispetto agli anni scorsi.

Sia le meridionali che le settentrionali producono circa cinque meteore all’ora, ma l’attuale sovrapposizione potrebbe portare a una media di 10 “palle di fuoco” ogni ora, almeno stando a quanto affermano gli esperti.

Scopri anche:– Il cielo ha un angolo buio, dove non nascono stelle da milioni di anni

Le Tauridi di Novembre 2023: l’ultimo regalo di Halloween

Non servono strumenti particolari per poter vedere le Tauridi: basta guardare il cielo ogni notte.

In questo periodo autunnale, d’altronde, le serate più lunghe favoriscono l’osservazione del cielo notturno (anche se fa decisamente più freddo rispetto all’estate). Il tramonto che arriva più presto offre inoltre più opportunità di imbattersi in una stella cadente.

È sufficiente orientare lo sguardo verso il cielo per ammirare la danza delle Tauridi del Sud, che raggiungeranno il picco tra il 4 e il 5 novembre, seguite da un’altra spettacolare esibizione delle Tauridi del Nord che troverà il suo picco una settimana dopo, tra l’11 e il 12 novembre.

Tutte le stelle cadenti di Novembre 2023

Ma non è finita qui. Le Tauridi Meridionali e quelle Settentrionali sono soltanto l’inizio. A novembre 2023 ci saranno anche altri spettacoli di stelle cadenti, il cui picco si spingerà fino alla fine del mese. Ecco il calendario completo delle piogge di meteoriti che si alterneranno nel corso di questo mese:

  • Tauridi del Sud. Picco: 4-5 novembre
  • Tauridi del Nord. Picco: 11-12 novembre
  • Leonidi. Picco: 17-18 novembre
  • Alpha Monocerotidi. Picco: 21-22 novembre
  • Orionidi di Novembre. Picco: 27-28 novembre

Perché si chiamano Tauridi?

Le “stelle cadenti” che conosciamo come Tauridi prendono il loro nome dalla costellazione del Toro, indicata con il latino taurus. La sua associazione con le Tauridi è dovuta al fatto che sembrano provenire dalla regione del cielo nella quale si trova questa costellazione. Non significa però che siano originate da essa. Anzi, è solo un effetto visivo.

La denominazione delle piogge di meteoriti in base alle costellazioni nelle vicinanze è una pratica comune nell’astronomia. Aiuta gli osservatori a identificare meglio l’origine apparente di questi fenomeni celesti e contribuisce anche a una comprensione più approfondita del contesto spaziale in cui si verificano questi spettacoli.

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