Patatine del McDonald's curano la calvizie. Lo dice la scienza

Secondo alcuni studi scientifici le patatine fritte di McDonald's conterrebbero una sostanza utile per combattere la calvizie

6 Febbraio 2018

Le patatine di McDonald’s possono curare la calvizie. Lo dimostra una ricerca scientifica condotta da un team di studiosi giapponesi che ha scoperto una componente chimica usata per realizzare le patatine fritte che potrebbe risolvere questo problema.

Da tempo gli scienziati stanno cercando di trovare una soluzione alla perdita di capelli che colpisce moltissime persone in tutto il mondo. Una risposta potrebbe arrivare proprio dal junk food.

Lo studio, realizzato dagli esperti della Yokohama National University in Giappone, è stato pubblicato sulla rivista “Biomaterials”, e ha per protagonista il dimetilpolisilossano.

Questa componente viene utilizzata nell’olio per friggere perché aiuta a mantenere una migliore stabilità termica e si comporta come un antischiuma. Non a caso si può trovare anche in moltissimi cosmetici e in sostanze lubrificanti.

Gli scienziati hanno iniettato la sostanza in alcuni topi calvi. Il risultato? Il dimetilpolisilossano ha favorito la produzione di oltre 5000 germi del follicolo pilifero da cui sono nati nuovi peli.

“Il metodo è molto semplice – ha svelato Junji Fukuda, autore della ricerca – è un metodo robusto e promettente. Speriamo che questa tecnica riuscirà a migliorare la terapia rigenerativa dei capelli umani utilizzata per trattare calvizie come l’alopecia androgenetica”.

Quest’ultima è la tipologia più comune di calvizie. Secondo gli ultimi dati colpisce il 70% degli uomini e il 40% delle donne. Si manifesta in un certo periodo della vita e può provocare un forte trauma psicologico, portando anche alla depressione.

Lo studio per ora ha riguardato solamente i topi, ma rappresenta un grande passo avanti nella ricerca di una cura alla calvizie. Le patatine di McDonald’s sono amatissime in tutto il mondo e, come è stato svelato tempo fa in una trasmissione statunitense, contengono ben 14 ingredienti.

Le patate dopo essere state pulite vengono spruzzate con oli vegetali (colza, soia, soia idrogenata) e aromatizzanti al sapore di manzo. Viene aggiunto anche grano idrolizzato, latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano (Pmds). Troviamo poi il terz-butil-idrochinone (Tbhq) e il destrosio.

Questo accade in America, mentre in Europa, grazie ai diversi regolamenti alimentari, gli ingredienti sono “solo” sette. Le patate vengono fritte in olio di girasole e colza a cui viene aggiunto l’E 900, che è un antischiumante, destrosio, difosfato disodico, che le aiuta a rimanere gialle, e il sale.

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