Punto più remoto della Terra: qui sei vicino allo spazio. Dov'è

Il punto più remoto della Terra è il "Punto Nemo", ed è più vicino alla Stazione Spaziale Internazionale che a qualsiasi terra emersa. Scopri dov'è.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Immagina di trovarti in un luogo dove ti ritroveresti il più lontano possibile da ogni costa, a migliaia di chilometri di distanza da qualunque altro essere umano. Saresti così isolato dal resto del mondo da poter percepire la tua solitudine. Ebbene, esiste un posto sulla Terra che risponde perfettamente a questa descrizione: si chiama Punto Nemo, o “Polo oceanico dell’inaccessibilità“. Andiamo a scoprire insieme di cosa si tratta e, soprattutto, dove si trova. E anche perché è una sorta di “cimitero dei detriti spaziali“.

Punto Nemo: dove si trova il luogo più remoto della Terra

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il Punto Nemo è così chiamato in onore del Capitano Nemo, il protagonista del celebre romanzo “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne. Le sue coordinate sono S 48° 52′ 31,748”, O 123° 23′ 33,069”.

Esso si trova nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, a circa 2.688 chilometri di distanza rispetto alle coste più vicine. Il punto esatto è stato calcolato nel 2004 da un ingegnere geodetico croato, Hrvoje Lukatela, utilizzando il set di dati “Digital Chart of the World“. Grazie alla collaborazione dei governi di Australia, Canada e Regno Unito, gli errori e le omissioni presenti nel set di dati sono stati corretti, e così è stato possibile individuare con precisione il luogo che si trova più lontano da ogni terra emersa (e da ogni essere umano).

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Punto Nemo: il luogo della Terra dove lo Spazio è più vicino di qualsiasi altro posto

Stare al Punto Nemo significa essere indiscutibilmente lontani da chiunque e da qualsiasi cosa sulla Terra, in un’area grande oltre 62 volte l’Italia. In alcuni momenti, si è persino più vicini agli astronauti che orbitano sulla Stazione Spaziale Internazionale (a 400 km di altezza) che a qualsiasi altro essere umano presente sul pianeta. Questo luogo è così isolato che anche il rumore del traffico marittimo non può raggiungerlo.

Il Punto Nemo rappresenta una vera e propria sfida per l’uomo. Nonostante la tecnologia moderna e la sua evoluzione, esso rimane inaccessibile per la maggior parte delle persone. Arrivarci è davvero difficile ma, ad ogni modo, esso ci ricorda la bellezza e l’immensità del nostro pianeta, oltre ad invitarci a considerare la nostra vita e le nostre azioni in un’ottica più ampia e globale.

Perché il Punto Nemo è “un cimitero di detriti spaziali”

Molti sapranno che il Punto Nemo, proprio grazie alla sua distanza dal resto del mondo, è diventato una sorta di “cimitero di detriti spaziali”.

Tutto questo è cominciato a partire dal 2001, quando è stata dismessa la stazione spaziale russa Mir, inviata appositamente nel punto più remoto della Terra per schiantarsi sul nostro pianeta senza il rischio di provocare danni. Il Punto Nemo fu scelto a posta per evitare che i detriti generati dal rientro della navicella nell’atmosfera terrestre causassero problemi a qualsiasi altra zona del mondo.

E possiamo dire che ci è riuscito alla grande, specie in un’area di 22 milioni di km² dove non c’è mai nessuno in nessuna direzione. Da allora è diventato noto come il luogo in cui vanno a morire le navicelle spaziali dismesse.

Possiamo però affermare che la presenza di questi detriti spaziali contribuisce a dare al Punto Nemo un’atmosfera di cimitero spettrale, in cui la tecnologia umana trova la sua conclusione finale in un silenzio eterno.

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