Un rubinetto che gocciola sempre è probabilmente uno dei cliché dei rumori più fastidiosi che abbiamo in casa. Eppure è un qualcosa che prima o poi capita a tutti. C’è chi prova a ignorarlo, chi si alza nel cuore della notte per tentare in qualche modo di risolvere. E c’è chi invece si arrende al suo ritmo costante e al fastidio immenso che quella goccia provoca soprattutto nelle nostre notti. Eppure, dietro quel suono irritante e per certi versi quasi ipnotico, non sempre ci sono problemi grossi come l’usura o il calcare. Anzi, spesso il colpevole è un gesto involontario che molti di noi compiono ogni giorno, convinti di fare invece la cosa giusta.
- Perché il tuo rubinetto gocciola sempre? Probabilmente fai questo errore con la manopola
- I segnali da non ignorare quando il tuo rubinetto perde
- Prevenire è più semplice che riparare: a cosa stare attenti
Perché il tuo rubinetto gocciola sempre? Probabilmente fai questo errore con la manopola
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Quando chiudiamo l’acqua di un rubinetto – che sia quello del lavandino della cucina o quello del lavabo del bagno – l’istinto ci suggerisce sempre di girare la manopola fino in fondo, con decisione, quasi a voler sigillare l’acqua dietro una barriera.
In realtà, questo gesto spesso ottiene l’effetto opposto. All’interno del rubinetto c’è infatti una piccola guarnizione in gomma, progettata per aderire alla sede con una pressione minima. Quando viene schiacciata con forza eccessiva, la gomma si deforma e perde la sua elasticità. E questo fa sì che, col passare del tempo, il materiale si indurisca e cominci a lasciare passare piccole quantità d’acqua. Praticamente, ogni volta che facciamo un giro più energico volto a chiudere “definitivamente” l’acqua, non facciamo altro che compiere un passo avanti verso il gocciolamento cronico.
I segnali da non ignorare quando il tuo rubinetto perde
L’importante è prestare una certa attenzione. Anche perché un rubinetto non inizia a perdere all’improvviso: manda prima degli “avvertimenti”.
Ad esempio, se la manopola diventa dura da girare o se per fermare l’acqua serve più forza del solito, allora vuol dire che la guarnizione sta cedendo. E lo stesso vale qualora si percepiscano scricchiolii e resistenze
E non si tratta soltanto una questione di rumore, ma anche di consumi: una perdita di una goccia ogni dieci secondi equivale a centinaia di litri d’acqua sprecati in un anno, con effetti evidenti sulla bolletta.
Prevenire è più semplice che riparare: a cosa stare attenti
A complicare le cose, c’è spesso il fatto che il problema è aggravato da un elemento che in pochi conoscono: l’aeratore, ovvero quella retina avvitata sul beccuccio che, quando si intasa di calcare, aumenta la pressione interna e mette a dura prova i componenti del marchingegno stesso.
Inutile dire che l’arma più efficace contro i rubinetti rumorosi (e le bollette gonfiate) è la manutenzione regolare. Dovremmo innanzitutto svitare l’aeratore una volta al mese e lasciarlo in ammollo nell’aceto. Si tratta di un piccolo gesto grazie al quale riusciamo a rimuovere incrostazioni e impurità, migliorando il flusso dell’acqua e riducendo lo stress sulle guarnizioni.
Quanto a queste ultime, andrebbero cambiate ogni 18-24 mesi. È una piccola operazione molto economica e veloce, che riesce ad allungare notevolmente la vita dell’impianto.
Infine, un gesto quotidiano e semplicissimo: quando chiudiamo l’acqua, dobbiamo fermarci non appena smette di scorrere, evitando “giri di sicurezza” che, invece di proteggere, danneggiano l’impianto.