Come si diventa un astronauta e perché è veramente difficile

Come si diventa astronauta? Vi sveliamo come volare nello spazio e seguire le orme di Paolo Nespoli

11 Ottobre 2023
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Fonte: Youtube

Chi non ha mai sognato di diventare un astronauta, magari da bambini, quando si ammirava con il naso rivolto verso il cielo, la vastità del blu, la luce della Luna o le stelle, cercando di scovare un pianeta tra quelli più brillanti. Ormai da anni, sappiamo che molti italiani sono diventati astronauti, sia uomini che donne, da ultimo Samantha Cristoforetti, per cui non si tratta solamente di un sogno irraggiungibile, ma del percorso di una carriera, che seppure molto difficile, è raggiungibile superando rigide selezioni e preparandosi al meglio. Ma come si fa ad intraprendere questa carriera? Il percorso non è semplice, è necessario superare un anno di selezioni e quattro di addestramento, ma se davvero lo volete vi sveliamo i segreti per diventare viaggiatori nello spazio.

Come si fa a lavorare per l’ESA?

Essere un astronauta è molto più di una professione; è una vocazione, un impegno di vita che richiede non solo competenze scientifiche e abilità tecniche, ma anche una straordinaria capacità di gestire stress elevatissimi e assumersi enormi responsabilità. Le missioni spaziali sono operazioni complesse, il cui processo di organizzazione richiede anni di pianificazione e investimenti finanziari e di risorse significativi. Di conseguenza, le agenzie spaziali devono fare una selezione accurata per garantire che solo i migliori candidati siano idonei a portare avanti tali missioni. Questi individui devono avere eccellenti capacità comunicative per gestire il rapporto con il pubblico. Inoltre, devono essere cittadini del paese per cui si candidano come futuri astronauti.

Naturalmente, la condizione fisica è un elemento cruciale per superare i rigidi addestramenti richiesti dalle missioni spaziali. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA), per esempio, stabilisce requisiti di altezza, peso, acuità visiva e salute per i propri aspiranti astronauti. Un candidato deve avere un‘alta statura compresa tra 150 e 190 centimetri, un peso normale in base all’Indice di Massa Corporea (BMI), un’acuità visiva del 100% in entrambi gli occhi e, naturalmente, nessuna malattia.

Durante il processo di selezione, la salute mentale è altrettanto importante. Un aspirante astronauta deve dimostrare capacità cognitive e mentali adeguate, nonché una predisposizione alla socializzazione, poiché queste qualità sono essenziali per sopportare lo stress degli addestramenti intensi e delle missioni spaziali. Sebbene non ci sia un limite di età specifico, l’età ideale per candidarsi solitamente si situa tra i 27 e i 37 anni.

Superate le rigorose selezioni, inizia l’addestramento. La durata del percorso di addestramento varia a seconda dell’agenzia spaziale per cui ci si candida e può estendersi da uno a tre anni. Gli astronauti dedicano circa la metà della loro carriera a prepararsi per le missioni spaziali.

Ad esempio, l’addestramento dell’ESA per gli astronauti che partiranno per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è suddiviso in tre fasi: l’addestramento di base, l’addestramento avanzato e l’addestramento specifico per la missione. La prima fase dura un anno e coinvolge l’apprendimento dei programmi delle agenzie spaziali, l’acquisizione di competenze di ingegneria e scienze, l’addestramento fisico subacqueo per le attività extraveicolari, nonché lo studio del russo e delle pratiche comportamentali.

L’addestramento avanzato, della durata di un anno, fornisce le competenze necessarie per prepararsi alle future missioni sulla ISS. Infine, l’addestramento specifico può durare fino a 18 mesi e permette agli astronauti di specializzarsi negli obiettivi scientifici della missione e di integrarsi con gli altri membri dell’equipaggio che si preparano a partire per la ISS. Se volete diventare astronauti dovete partecipare al concorso pubblico che viene indetto ogni cinque anni dall’ESA ed è aperto a tutti i cittadini che fanno parte degli Stati Membri. Per prendere parte a questa selezione (e vincerla) sono necessari alcuni requisiti indicati dalla stessa agenzia.

Cosa studiare per diventare un astronauta?

Prima di tutto, un aspirante astronauta deve conseguire una laurea magistrale in un campo STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), con specializzazioni in discipline come ingegneria, biologia, medicina, fisica, chimica, geologia, matematica o informatica. Inoltre deve accumulare esperienza di ricerca scientifica nel proprio campo di competenza e padroneggiare perfettamente l’inglese, oltre alla propria lingua madre. Le competenze linguistiche sono fondamentali, dato che gli astronauti devono essere in grado di comunicare con membri dell’equipaggio provenienti da diverse nazioni. È altresì importante avere competenze di pilotaggio, ad esempio, come pilota collaudatore o ingegnere di volo.

Una cosa è certa i titoli di studio richiesti da tutte le agenzie per diventare astronauti sono la laurea magistrale in una materia scientifica:

  1. Scienze naturali (Fisica, chimica, biologia, scienze della terra)
  2. Matematica
  3. Informatica
  4. Medicina
  5. Ingegneria (meccanica, aerospaziale ecc.)

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Qual è lo stipendio di un astronauta?

Gli astronauti sono spesso visti come dei veri e propri eroi moderni, esploratori dello spazio che sfidano l’ignoto per conto delle agenzie spaziali più prestigiose del mondo, come la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ma quanto guadagnano realmente questi coraggiosi individui? Sebbene il loro lavoro sia estremamente affascinante, i loro stipendi non sempre sono all’altezza delle aspettative.

Iniziamo con gli astronauti della NASA, la celebre agenzia spaziale degli Stati Uniti. Secondo le stime, un astronauta NASA guadagna in media tra i 66.000 e i 144.000 dollari all’anno. Tradotto in cifre mensili, questo si traduce in uno stipendio lordo che varia tra i 5.000 e i 12.000 dollari al mese. È importante notare che questi sono dati al lordo, prima delle detrazioni fiscali.

Ma come si confrontano questi stipendi con quelli degli astronauti europei? In Europa, l’ESA è una delle principali agenzie spaziali e i suoi astronauti godono di un trattamento simile. Un astronauta dell’ESA guadagna inizialmente circa 4.500 euro al mese. Questa cifra può aumentare a circa 6.000 euro dopo il primo anno di servizio e a 7.000 euro dopo aver compiuto il primo viaggio nello spazio.

In Italia, le stime del settore indicano che gli stipendi degli astronauti seguono un andamento simile a quelli europei, situandosi tra i 5.000 e i 7.000 euro al mese. Questi redditi riflettono quindi quanto guadagnato da altri astronauti europei, con un’attenzione particolare alle condizioni finanziarie degli esploratori dello spazio.

Mentre gli stipendi degli astronauti possono sembrare attraenti, è interessante metterli a confronto con altre professioni rinomate. Ad esempio, un notaio può vantare uno stipendio mensile di circa 10.000 euro, una cifra considerevolmente più alta rispetto a quella di un astronauta. Tuttavia, va tenuto presente che la scelta di diventare un astronauta non è spinta dal desiderio di guadagnare cifre stratosferiche, ma dalla passione per l’esplorazione spaziale e dalla volontà di contribuire alla conoscenza umana.

Gli stipendi degli astronauti, sebbene non siano tra i più alti del mondo, riflettono comunque la loro dedizione e il loro impegno nell’esplorazione dello spazio. La ricerca e l’avventura spaziale sono spinte da una passione profonda e dalla curiosità dell’umanità, piuttosto che da ricompense finanziarie straordinarie.

 

 

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