Quanto latte dovresti bere per aiutarti a prevenire l'Alzheimer

Una nuova ricerca ha trovato un potenziale legame tra il consumo di latte da latte e un invecchiamento cerebrale più sano

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Siamo portati a pensare che il latte sia un alimento per lo più da bambini: in effetti tecnicamente non è sbagliato perché il latte vaccino è il più completo a livello di nutrienti per i piccoli in fase di crescita e sviluppo; da grandi poi può capitare che diventiamo intolleranti al lattosio e preferiamo altre bevande da accompagnare ai pasti.

Sarebbe un po’ strano vedere una persona di mezza età bere una tazza di latte e biscotti al bar piuttosto che sorseggiare un tè o ordinare una soda, vero…? Eppure secondo un nuovo studio pubblicato dalla rivista Frontiers in Nutrition, a giovare maggiormente delle proprietà del latte sarebbero adulti e anziani.

La ricerca, condotta da un team di scienziati del Medical Center dell’Università del Kansas, ha scoperto che gli anziani che bevono tre tazze di latte al giorno hanno livelli più elevati di un potente antiossidante che ha la capacità e le potenzialità per proteggere il cervello dall’invecchiamento e dalle tipiche malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson che possono insorgere dopo una certa età.

Questo antiossidante chiamato glutatione, o GSH, ha il potere di impedire che il nostro cervello venga “corroso” dai radicali liberi e da altri ossidanti che sono normalmente rilasciati quando il nostro cervello converte i nutrienti in energia. Andando avanti con gli anni è come se il nostro cervello diventasse una macchina che arrugginisce e il GSH viene meno progressivamente.

Gli scienziati hanno analizzato 73 adulti di età compresa tra i 60 e gli 89 anni che in genere consumavano meno di 1,5 porzioni di latticini al giorno e li hanno divisi in due gruppi: uno il cui consumo di latte non è cambiato, e un altro a cui è stato chiesto di aumentare il consumo di latte a tre tazze al giorno per tre mesi.

Alla fine dell’esperimento, è emerso che quest’ultimo gruppo aveva sperimentato un aumento medio del 5% dei livelli di GSH nel cervello e un aumento del 7% dell’antiossidante nella regione parietale cerebrale, mentre il gruppo che aveva continuato a bere meno latte non aveva subito alcun cambiamento.

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