Sai perché a carnevale ci si maschera?

Bisogna andare molto indietro nel tempo per scoprire che origine e significato hanno le maschere indossate in occasione del carnevale

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A carnevale ogni scherzo vale. Benché la pandemia per il secondo anno consecutivo ci tolga la possibilità di sfilare liberamente per le strade delle nostre città truccati e mascherati, qualcuno sicuramente non rinuncerà ad aggirarsi intorno alla propria abitazione esibendo vestiti stravaganti e mettendosi nei panni dei personaggi più disparati. Ma perché a carnevale ci si maschera?

Un’ipotesi piuttosto convincente a tal proposito punta i riflettori su quel che avveniva presso la cultura greco-romana. Gli antichi Greci infatti ricorrevano alle maschere durante i riti dionisiaci, mentre i Romani durante i Saturnali. Si trattava di festività nelle quali le gerarchie sociali e l’ordine precostituito venivano completamente rovesciati, e così gli schiavi potevano considerarsi liberi, i nobili potevano essere derisi. Più avanti sulla linea temporale della storia si arriva al carnevale della Venezia medievale, dove la maschera sul viso consentiva di trasgredire le regole ed era permesso persino insultare il doge (sai perchè si chiamano chiacchiere di Carnevale?)

Farsi beffe dei potenti è un motivo che ritorna anche nelle maschere tradizionali del carnevale italiano, come Arlecchino, Pulcinella, Brighella, Colombina: tutti servitori furbi e senza scrupoli che si prendevano gioco dei loro padroni.

La maschera ha lo scopo di proteggere la persona che la indossa permettendole di agire impunemente, conservando l’anonimato e mettendola nelle condizioni di fare quel che normalmente, durante il resto dell’anno, non farebbe perché andrebbe contro l’ordine stabilito. Del resto, come dicevano i latini, “Semel in anno licet insanire”, ovvero “Una volta all’anno è concesso impazzire”.

Un’altra ipotesi invece affonda le radici decisamente più indietro nel tempo. Presso le popolazioni arcaiche infatti le maschere venivano usate come strumento per mettersi in contatto con le energie della natura durante le cerimonie spirituali. Si pensava che, mascherandosi, gli spiriti dei defunti fossero invitati a venire sulla terra: in questo modo veniva data loro la possibilità di divertirsi e fare baldoria, a patto però che in cambio assicurassero raccolti abbondanti.

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