Perché martedì grasso si chiama così? Non c'entra il Carnevale

Il Martedì grasso è ovunque un giorno di feste e maschere: ma perché si chiama così? Ecco da dove deriva il suo nome

6 Febbraio 2024
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Il Carnevale resta ancora oggi una delle feste più amate, forse per la possibilità di indossare i travestimenti più diversi che ci fanno tornare bambini, forse per i buonissimi dolci tipici delle varie regioni o ancora per le gioiose sfilate di enormi carri che invadono le vie delle città, diventando in alcuni casi attrattiva per i turisti da tutta Italia (Venezia e Viareggio ne sono solo due esempi).

Il Carnevale è ancora molto amato, anche se ha perso gran parte della sua connotazione religiosa originaria e si è ridotto in molti casi ad una festa sentita come puramente mondana. Ma come è nata? E da dove proviene il nome della giornata principale di festa, il cosiddetto “martedì grasso“?

Martedì Grasso 2024

Il Martedì Grasso, nella tradizione cristiana, rappresenta il giorno in cui si colloca la fine del Carnevale, il periodo precedente alla Quaresima che inizia con il Mercoledì delle Ceneri. La data del Martedì Grasso 2024 è il prossimo 13 febbraio, mentre il giorno successivo, il 14 di febbraio, sarà il giorno di inizio della Quaresima, il cosiddetto Mercoledì delle Ceneri.

Il periodo del Carnevale varia ogni anno perché è direttamente collegato alla data della Pasqua, che è una festività mobile, la Pasqua si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’equinozio di primavera, secondo i calcoli stabiliti dai cicli lunari. Di conseguenza, la Pasqua può cadere in un intervallo di tempo che va dal 22 marzo al 25 aprile.

In Italia, il Martedì Grasso rappresenta l’apice delle celebrazioni del Carnevale e si caratterizza per l’abitudine di consumare dolci tipici fritti o al forno come ad esempio le Chiacchiere (o Frappe), i dolci più rappresentativi del Carnevale italiano. Sono sottili, croccanti e spolverati di zucchero a velo, e vengono chiamati con nomi diversi a seconda della regione, come bugie, cenci, galani o guanti. Altro dolce tipico sono le Castagnole, morbide palline di pasta dolce, fritte o al forno. Qui trovate il nostro articolo ai dolci di Carnevale da provare.

La festa di Carnevale all’estero

Il Martedì Grasso, noto anche come Mardi Gras in francese e Fat Tuesday in inglese, è particolarmente celebrato nelle culture cristiane di tradizione cattolica e ortodossa. Durante il Martedì Grasso, ci sono spesso feste, sfilate, balli e altri eventi festosi. È tradizionale consumare cibi ricchi e abbondanti in questo giorno, poiché durante la Quaresima molti praticanti scelgono di astenersi da determinati cibi o comportamenti come forma di penitenza e riflessione religiosa. Tra i cibi tipici consumati in questa giornata negli Stati Uniti vi sono pancake, frittelle, dolci e altri piatti ricchi e calorici. La festa è particolarmente nota in luoghi come il Brasile (dove è chiamata “Carnaval”), il Belgio (dove è noto come “Mardi Gras”), e in molte parti degli Stati Uniti, come New Orleans.

Le origini del Carnevale

Il Carnevale, all’interno della Chiesa Cattolica, indica il periodo che precede i quaranta giorni di Quaresima, che a loro volta precedono la Pasqua. Se la Quaresima è un periodo di pentimento e intensa preghiera che serve per prepararsi spiritualmente alla festa più importante dell’anno, il periodo che la precede è l’esatto opposto.

I festeggiamenti del Carnevale, un periodo di gioia e divertimento, culminavano tradizionalmente il martedì, giorno che precede il primo giorno di Quaresima, ovvero il mercoledì delle ceneri.

Perché il martedì di carnevale è “grasso”?

Questo martedì prese quindi il nome di “martedì grasso” perché era abitudine consumare gli ultimi cibi gustosi e succulenti rimasti in dispensa: tra questi non solo la carne, tradizionalmente considerata un cibo ricco, ma anche i dolci tipici del periodo (che variano da regione a regione, ma che sono tutti caratterizzati da un alto livello di zuccheri che li rendono alimenti ricchi, appunto “grassi”).

Oggi si è perso l’elemento religioso che caratterizzava l’importanza di questo giorno: la dieta priva di carne durante la Quaresima non è più rigorosamente rispettata e quindi non è più necessario “sfogare i propri peccati di gola” prima che inizi la morigeratezza quaresimale. Tuttavia, il martedì ha mantenuto il suo appellativo di martedì grasso e continua ad essere il giorno in cui culminano i festeggiamenti in maschera e la preparazione dei dolci di Carnevale.

Tra tutte le diocesi cattoliche che rispettano questo calendario liturgico, fa eccezione Milano e la sua diocesi, in quanto tradizionalmente segue il calendario gregoriano che fa scalare l’inizio della Quaresima di una settimana festeggiando quindi il Carnevale durante il sabato grasso.

 

 

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