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Salmone fa ingrassare? Cosa devi sapere prima di mangiarlo

Inserire il salmone nel proprio regime alimentare è un’ottima scelta, ecco il motivo.

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Inserire il pesce nel proprio regime alimentare è fondamentale per una dieta equilibrata e sana, che apporti all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. I prodotti ittici, infatti, portano diversi benefici alla salute e, in particolare, il salmone è tra i pesci più preziosi. Trascorre la sua esistenza in acque fredde e proprio questa peculiarità lo rende ricco di acidi grassi polinsaturi. Comunemente si ritiene che sia grasso, quindi da evitare se si vuole dimagrire, ma è utile fare chiarezza.

Avere come obiettivo perdere qualche chilo sulla bilancia, non significa che dobbiamo eliminare del tutto i grassi. Il salmone, per esempio, contiene grassi considerati ‘buoni’, ovvero elementi capaci di ridurre il livello del colesterolo cattivo nel sangue. Parliamo degli Omega 3, che questo pesce apporta in quantità importanti preservate nella maniera migliore dall’affumicatura. Questi grassi essenziali aiutano il benessere del nostro organismo per diversi motivi.

Intanto, aiutano a combattere i radicali liberi e sostengono le cellule contro l’invecchiamento. Inoltre, hanno anche un’altra funzione sostanziale dal momento che rallentano il declino cognitivo legato all’orologio che corre e aiutano a mantenere sano il sistema circolatorio. Per queste ragioni, dunque, inserire il salmone nelle nostre abitudini settimanali a tavola è un’ottima scelta. Senza dimenticare, poi, l’apporto in termini di vitamina D, le proteine che consolidano ossa e muscoli e l’astaxantina, un antiossidante prezioso per il cuore.

Come si accennava, una delle modalità con cui preparare il salmone è l’affumicatura, processo che ne riduce anche le calorie contenute. Se, infatti, il prodotto fresco contiene all’incirca 180/185 Kcal, il salmone affumicato ne contiene meno di 150. È, dunque, l’opzione perfetta per soddisfare il palato e salvaguardare la linea. In generale, poi, se ci è possibile, scegliamo il salmone selvatico rispetto a quello di allevamento: il rischio di essere contaminato è di gran lunga inferiore.

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