Scoperta una nuova rana: il nome omaggia Greta Thunberg

Arriva dall’America Centrale una nuova specie di rana il cui nome è una dedica alla giovane attivista.

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La natura non smette di regalarci sorprese che ci dimostrano come la conoscenza umana abbia ancora tanto da scoprire e conoscere sull’ambiente che ci circonda. L’ultima notizia in ordine di tempo arriva dall’America Centrale, da Panama per essere precisi, dove è stata intercettata una specie di rana mai vista prima. A questa nuova rana, che come molti altri animali vede la propria sopravvivenza minacciata dalla crisi climatica in corso, è stato dato un nome davvero speciale.

Si chiama Greta Thunberberg – il nome scientifico è Pristimantis gretathunbergae – ed è ovviamente in omaggio alla giovane e popolare attivista. Occhi grandi e neri, la specie è stata individuata da una squadra di ricercatori internazionale, sotto la guida di uno studioso panamense e uno brasiliano. I due esperti hanno affrontato un itinerario molto impegnativo percorrendo chilometri lungo il massiccio Chucanti nella omonima riserva naturale.

Nel cuore della foresta tropicale, a oltre mille metri di altitudine, Abel Batista e Konrad Mebert si sono imbattuti nella insolita rana. Come spiega Focus, a caratterizzare l’esemplare è stato proprio il colore scuro degli occhi, una caratteristica inedita per le rane che popolano il centro America. La scelta di battezzare l’animale con il nome di Greta Thunberg nasce da una progetto avviato nel 2018.

La Rainforest Trust è impegnata nella salvaguardia degli habitat maggiormente a rischio tra i quali anche l’area del Monte Chucanti. Tale organizzazione aveva dato vita a un’asta speciale per raccogliere fondi a sostegno delle proprie attività. Ed ecco cosa era stato messo in palio: il nome da attribuire a un’eventuale nuova specie. Da qui, dunque, la scelta del nome per questa ranocchia dagli occhi neri.

Ora l’impegno per tutelare l’ambiente in cui vive si fa ancora più importante in modo da difendere la regione dalla deforestazione. Nell’ultimo decennio, infatti, la foresta tropicale si è ridotta di oltre il 30% mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie locali.

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