Fonte: Ansa

Il gesto di Papa Leone XIV che sorprende: due anni di proroga nonostante la restrizione di Papa Francesco

Il nuovo Papa concede una proroga inattesa. Cosa significa davvero questo gesto?

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Dal Vaticano è arrivato un segnale inaspettato e riguarda le celebrazioni della Messa in latino tradizionale (TLM, Traditional Latin Mass), che sembravano destinate a una lenta estinzione. Papa Leone XIV ha infatti concesso una proroga di due anni alla parrocchia di St. Margaret, a San Angelo, in Texas, per continuare a celebrare la Messa secondo il rito antico, nonostante le restrizioni imposte dal motu proprio Traditionis Custodes emanato da Papa Francesco nel 2021.

Il permesso speciale concesso da Papa Leone XIV

La notizia è stata annunciata con gratitudine da padre Ryan Rojo, responsabile delle vocazioni nella diocesi di San Angelo e collaboratore nelle celebrazioni della Messa in latino quando il cappellano titolare è assente. Sul suo profilo X, padre Rojo ha ringraziato il Papa e il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti per la decisione ufficializzata il 28 maggio 2025.

Si tratta della prima proroga formale concessa sotto il pontificato di Leone XIV per una parrocchia autorizzata a celebrare il rito preconciliare in una chiesa parrocchiale, ovvero proprio ciò che Traditionis Custodes aveva espressamente limitato.

Cosa aveva deciso Papa Francesco e perché Leone XIV è intervenuto

Il documento firmato da Papa Francesco stabiliva infatti che la Messa in latino secondo il Messale del 1962 non potesse più essere celebrata regolarmente nelle parrocchie, se non in luoghi specificamente autorizzati e con approvazione del vescovo locale.

Il vescovo Michael Sis, a capo della diocesi texana, ha confermato la notizia spiegando che il permesso è stato accordato proprio su sua richiesta. La motivazione riportata nel decreto del Dicastero evidenzia l’intento di accompagnare la comunità verso una maggiore comprensione e accettazione della liturgia rinnovata dopo il Concilio Vaticano II, ma senza interrompere bruscamente la pratica del rito antico.

Le reazioni dei fedeli alla proroga concessa

La decisione ha generato diverse reazioni nel mondo cattolico, specialmente tra i fedeli legati alla tradizione liturgica. Alcuni vedono nella proroga un gesto di apertura e ascolto da parte del nuovo Papa, mentre altri sottolineano che si tratta comunque di una concessione a termine, con il rischio che venga revocata allo scadere dei due anni.

Non sono mancate le critiche: “Perché solo due anni?”, ha chiesto una fedele su X, aggiungendo che la Messa tradizionale “è quella dei santi”. Altri commentatori hanno interpretato il gesto non tanto come una marcia indietro rispetto a Traditionis Custodes, ma come un’applicazione più flessibile, capace di tener conto delle esigenze pastorali locali.

Il pontificato di Leone XIV lascia i primi segni, tra innovazione e tradizione

In effetti, Papa Leone XIV sembra voler distinguere il suo pontificato per uno stile meno normativo e più dialogante. La concessione a St. Margaret potrebbe essere il primo segnale di una linea più equilibrata nei confronti del rito antico, senza arrivare a una sua piena restaurazione, ma neppure a una sua cancellazione totale. Intanto, per almeno altri due anni, la comunità di San Angelo potrà continuare a celebrare la Messa in latino nella propria chiesa parrocchiale. Un piccolo gesto, certo. E per il futuro, si vedrà cosa verrà deciso dal Vaticano.

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