Se in estate vai in Umbria o Marche risparmierai denaro

Le vacanze sono effettivamente alle porte e se ancora siete indecisi, ecco alcune destinazioni dove (in teoria) si spenderà di meno

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Dopo due anni di stop ai viaggi in Italia e all’estero, finalmente la maggior parte dei paesi ha riaperto al turismo e se pian piano le regole sul contenimento della pandemia si stanno allentando, l’incentivo potrebbe non essere sufficiente a fronte di un importante aumento generalizzato dei costi.

Parliamo nello specifico non solo dei prezzi relativi a soggiorni in strutture alberghiere e simili, ma anche di trasporti, corrente ed energia: tutte voci che concorrono, com’è inevitabile, a farci spendere molto di più per le vacanze.

Si stima che il settore turistico abbia perso negli ultimi anni il 95% degli introiti ma progressivamente, dopo che circa il 20% delle agenzie si è vista costretta a chiudere e che a causa della crisi sono stati lasciati in totale 10mila addetti ai lavori a casa, le cose si stanno muovendo.

Per i consumatori – ovvero gli avventori che si stanno preparando alla villeggiatura – si stima che l’aumento dei costi sia tra il 20 e il 40%: non poco se consideriamo una famiglia di 4 persone, per esempio.

Com’è sempre stato, se vogliamo rimanere in Italia, è bene conoscere quelle zone off limits, riservate cioè soltanto a chi ha un tenore di vita medio-alto e non ha problemi ad affrontare aumenti notevoli nel momento di organizzare viaggi in famiglia. Alcuni esempi di mete particolarmente esose in estate sono la Toscana con Forte dei Marmi, la Puglia con Gallipoli o la Sardegna con Palau, Stintino o San Teodoro; in inverno, invece, spicca Cortina d’Ampezzo, vero e proprio ritrovo del gotha dello showbiz italiano.

Dove possiamo andare, dunque, per godere di qualche giorno di relax senza spendere una fortuna? Ivana Jelinic, presidente Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) ha svelato ai microfoni di Fanpage.it le destinazioni meno care d’Italia, alcuni luoghi più convenienti perché situati – ad esempio – nell’entroterra ma ricchi comunque di storia, cultura e tradizioni gastronomiche tali da risultare interessanti agli occhi dei turisti.

La presidente della Federazione ha fatto sapere che “se si scelgono mete fuori dai classici circuiti turistici si può risparmiare. Penso ad esempio alle aree interne, dove i prezzi sono calmierati e si possono fare vacanze alternative e molto belle risparmiando qualcosa. Mi riferisco, ad esempio, al centro Italia, in particolare a regioni come Umbria, Marche e Abruzzo molto più economiche della Toscana o della Puglia ma altrettanto affascinanti”.

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