Tagliarsi un dito con la carta, ecco perché è così doloroso

E' capitato a tutti almeno una volta nella vita e tutti ci siamo chiesti: perchè fa così tanto male? Ecco la risposta

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E’ successo a tutti, almeno una volta nella vita: il taglietto con la carta, di solito un foglio da risma preso o tolto dalla stampante, è qualcosa che non si dimentica, soprattutto per la sproporzione del dolore. Un taglietto così piccolo, in genere sul polpastrello, che brucia così tanto (sapevate che esiste una mappa del dolore?)

Ma come mai sentiamo così forte il dolore di un taglietto sul polpastrello? Tutto dipende dalle moltissime terminazioni nervose che abbiamo in quella parte del corpo, che ci aiutano a percepire il mondo che ci circonda grazie al senso del tatto.

Non solo: i polpastrelli sono particolarmente sensibili anche “in anticipo”, cioè ci aiutano ad avvertire il pericolo prima ancora che accada, ad esempio avvertono immediatamente il calore per evitare una successiva bruciatura e trasmettono al cervello la sensazione amplificata. Anche per questo il taglietto ci fa così male: è il nostro corpo che ci mette in guardia da un ipotetico pericolo in arrivo (ecco perchè le dita si raggrinziscono quando stiamo troppo in acqua)

La composizione della carta non aiuta: i bordi sembrano lisci ma in realtà sono quasi sempre seghettati ed inoltre i lembi di questa piccola ferita, che spesso neanche sanguina più di tanto, tardano a richiudersi, lasciandoci a “soffrire” più del necessario!

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