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Truffa Bancomat, scatta l'allerta: così ti rubano i soldi dal conto senza accorgertene

Truffa Bancomat: un malware sfrutta lo smartphone e ti svuota il conto senza che tu te ne accorga. Ecco come funziona e come difenderti.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

I truffatori digitali non si fermano mai e, se le tecnologie di sicurezza informatica avanzano, i criminali sembrano essere sempre un passo avanti, alla ricerca di nuovi modi per colpire i consumatori. L’ultima minaccia arriva dal bancomat, con una tecnica subdola volta a sfruttare chi effettua pagamenti contactless o via smartphone che – in pochi minuti – potrebbe svuotarti il conto corrente. Si tratta di una trappola silenziosa, che può colpire in modo silenzioso. E potremmo accorgercene solo quando ormai è troppo tardi.

Come funziona la nuova truffa del bancomat

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. A dare l’allarme è stata la società di sicurezza informatica Eset, che ha individuato un malware chiamato NGate, sempre più diffuso anche in Italia.

Si tratta di un virus sviluppato per dispositivi Android, in grado di accedere ai dati bancari memorizzati sullo smartphone. La sua forza è la discrezione: una volta installato, lavora in silenzio senza dare segnali evidenti né affliggere in alcun modo il sistema sul quale opera.

Attenzione agli SMS ingannevoli: potrebbero farti installare un malware che può svuotarti il conto

Il virus si installa a partire da un SMS ingannevole che però sembra provenire da una fonte attendibile. Il messaggio contiene un link che fa sì che il malware entri nel vostro sistema.

Da quel momento i criminali possono sfruttare la tecnologia NFC – la stessa usata per i pagamenti contactless – per emulare la carta della vittima. In poche parole, anche senza possedere fisicamente la tessera, possono prelevare denaro dai bancomat compatibili.

Non è certo una novità dell’ultim’ora. Il primo caso documentato risale al 2023 in Repubblica Ceca e in poco tempo la tecnica ha iniziato a diffondersi in tutta Europa, Italia compresa. Le vittime scoprono l’inganno solo quando vedono movimenti anomali sul proprio conto: a quel punto, però, i soldi sono già spariti.

Come difendersi dalla nuova ‘truffa Bancomat’: le regole da seguire

Davanti a un sistema così subdolo, l’unico vero scudo è la prudenza. Gli esperti consigliano di adottare alcune semplici abitudini che possono fare la differenza. Prima di tutto, controllare i link ricevuti via SMS o email senza aprirli: molti siti fraudolenti hanno indirizzi che sembrano reali ma nascondono piccoli errori o anomalie. Basta un attimo di attenzione in più per smascherarli.

È anche fondamentale scaricare app solo dagli store ufficiali, come Google Play per Android. L’installazione di software da fonti sconosciute aumenta esponenzialmente il rischio di infezioni. E se un’app chiede autorizzazioni eccessive, soprattutto in relazione ai servizi bancari, meglio diffidare e cancellarla subito.

Inoltre, proteggere sempre i propri codici PIN e le credenziali bancarie. Nessuna banca le richiede via telefono, email o SMS. Se qualcuno ti chiede queste informazioni, è quasi certamente una truffa. Allo stesso modo, bisogna fare attenzione a non fornire dati personali a sconosciuti o su siti non sicuri.

Infine, è buona abitudine monitorare costantemente i movimenti del conto. Un controllo periodico permette di individuare subito eventuali transazioni sospette e bloccare tempestivamente la carta o il servizio di home banking prima che sia troppo tardi per agire.

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