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Vedi i risultati di questo test e non mangerai più questa frutta

Frutta e verdura sono fondamentali per il nostro benessere, ma attenzione ai pesticidi che rischiano di far male alla salute.

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Puntuale, come ogni anno, è arrivata da oltreoceano la classifica che elenca gli alimenti di origine vegetale più contaminati. Sappiamo bene quanto frutta e verdura siano preziose, anzi addirittura essenziali, nell’alimentazione quotidiana per il benessere del nostro organismo ma la lista nera dell’associazione EWG – Environmental Working Group non porta certo buone notizie… Stilata sulla base dei dati raccolti dal Dipartimento dell’Agricoltura e dalla Food and Drug Administration statunitensi, la ‘Dirty Dozen’ – letteralmente la ‘sporca dozzina’ – potrebbe farci anche rivalutare alcune abitudini nel nostro menu.

I test hanno tenuto conto di oltre 46mila campioni su frutti e ortaggi (per la precisione, sono stati testati 46.569 alimenti vegetali). Ogni alimento è stato lavato e sbucciato come si fa normalmente a livello domestico, per simulare un consumo casalingo. Anche per questo motivo, la classifica è considerata tra le più attendibili per quanto riguarda la contaminazione alimentare e ripresa dai media di tutto il mondo. Ma cosa è emerso quest’anno?

Intanto, le analisi hanno permesso di intercettare ben 251 pesticidi diversi su quasi il 75% dei prodotti agricoli non biologici normalmente disponibili sul mercato USA. E veniamo ai dodici alimenti Ebbene, inamovibili al primo posto le amatissime fragole, che mantengono un primato per nulla invidiabile, insidiate da spinaci, cavolfiori e verze. Sono questi, infatti, i vegetali che hanno restituito i risultati più preoccupanti per quantità di pesticidi che, benché al si sotto dei valori di leggi, sono pure sempre tracce chimiche potenzialmente pericolose per la salute umana.

L’elenco di EWG continua, poi, con le pesche, le pere, le pesche nettarine, le mele, l’uva, i peperoni e peperoncini, le ciliegie, i mirtilli e i fagiolini. Proprio questi ultimi due si sono ‘guadagnati’ l’ingresso nella classifica anche a causa della presenza preoccupante di organofosfato, insetticida dagli ampi utilizzi in agricoltura. La scelta migliore per non rinunciare a frutta e verdura? Optare per il biologico e possibilmente a Km 0.

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