Addio alla terza prova di maturità, cambia l’esame delle medie

La nuova riforma della scuola ha abolito la terza prova di maturità, cambiando anche l’esame di terza media

16 Gennaio 2017
Fonte: Depositphotos

Addio alla terza prova di maturità e ad una parte dell’esame di terza media: sono questi i cambiamenti apportati dal maxi pacchetto di decreti approvato dal consiglio dei Ministri, nell’ambito della legge sulla ‘Buona Scuola’, che ha portato grandi modifiche alle prove finali dei cicli di studio.

Introdotta nel 1998, la terza prova è stata eliminata con questa nuova legge dopo aver terrorizzato milioni di studenti. D’altronde il fatto che ogni commissione decidesse come realizzarla ha sempre scatenato polemiche e dibattiti, rendendola un metro di giudizio poco chiaro e condiviso. Motivo per cui il Governo ha scelto di eliminarla.

Come accadeva in passato le prove scritte saranno solamente due: quella di italiano, uguale per tutti, e quella inerente alla materie principali dei vari corsi. Resta uguale il punteggio finale che va da un minimo di 60 ad un massimo di 100, visto che i punteggi sono stati “spalmati” nelle altre prove, mentre la carriera degli studenti verrà valutata con 40 crediti anziché 25.

Le prove scritte varranno 20 crediti, mentre la prova orale non porterà più 30 punti, ma bensì 20. La commissione invece resta mista, con 3 membri interni e 4 esterni. Dal 2018 farà il suo esordio la prova Invalsi che si svolgerà il quinto anno e il suo superamento sarà uno dei requisiti per l’accesso all’Esame di Stato.

Grandi cambiamenti anche per le medie, dove l’esame di terza media è stato modificato in modo sostanziale. Il governo ha deciso di eliminare i test Invalsi, mentre le prove scritte saranno al massimo 4° seconda delle scelte fatte dalle singole scuole. Italiano e Matematica saranno uguali in tutti gli istituti, mentre per le lingue decideranno le scuole a seconda dell’indirizzo.

Anche per le medie la scuola dovrà dare maggiore peso al percorso scolastico dell’alunno. Le prove orali serviranno a valutare le conoscenze trasversali ottenuto del corso degli anni, ma conteranno anche i voti del passato e il comportamento dei vari studenti.

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