Adotta una pecora in cambio di formaggio

Se adotti una pecora avrai tre chili di formaggio: ecco l'iniziativa di Legambiente che sta conquistando tutti!

21 Febbraio 2017

Adotta una pecora e in cambio riceverai il formaggio. Sta riscuotendo grande successo l’iniziativa lanciata dal Circolo Legambiente di Udine e Mario Midun, allevatore di Castelmonte di Prepotto e proprietario di un’azienda agricola. Insieme si sono uniti per lottare contro il crescente abbandono delle montagne del Friuli Venezia Giulia.

Il progetto prone ai cittadini un’azione concreta per salvare il territorio dalla decadenza, ottenendo in cambio 3 kg di formaggio all’anno. Adottare una pecora costa 115 euro e un pastore provvederà a prendersene cura, conducendola al pascolo e producendo il formaggio, che poi verrà inviato.

La pecora pascolerà fra le valli del Torre e del Natisone, producendo ottimo formaggio, ma anche contribuendo a mantenere in vita i prati che ora si trovano in stato di completo abbandono.

“Se non puoi occuparti dell’ambiente – si legge nel comunicato diffuso dal Circolo Legambiente di Udine e dell’azienda agricola di Mario Midun -, affida il compito a una pecora che starà sui prati e lavorerà per mantenere l’equilibrio ecologico col suo semplice pascolare”.

L’iniziativa, nata a partire dal 2015, ha ottenuto un grandissimo successo.  “Abbiamo ricevuto più di 170 adesioni – ha raccontato il presidente del Circolo Legambiente di Udine, Marino Visintini -. Ci hanno contattato da tutta Italia e anche dalla Francia. In questo modo  – ha detto parlando del progetto – vogliamo cercare di ripristinare l’economia nelle zone svantaggiate della montagna e nei paesi svuotati delle vallate”.

Nel frattempo continuano ad arrivare lettere per adottare le pecore del friuli e ricevere in cambio tre chili di formaggio. Ad apprezzare l’idea non sono stati solo gli italiani, da sempre pronti ad aiutare l’ambiente e contrastare l’abbandono delle zone più belle del nostro Paese, ma anche dall’estero, dove i prodotti italiani sono da sempre amati, ammirati e degustati.

Per ora il circolo per ora ha sospeso l’iniziativa. Tutto a causa di alcune difficoltà avute nella produzione del formaggio riguardo le norme sanitarie vigenti. “Proprio stasera  – ha spiegato il presidente del circolo – avremo una riunione per discutere delle possibili soluzioni, perché se investiamo nella natura, guadagneremo tutti in salute”.

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