Barbie, giapponesi infuriati per foto 'atomica' di Margot Robbie

Perché un meme di Margot Robbie e del film di Barbie ha fatto arrabbiare i giapponesi? Andiamo a scoprirlo insieme.

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La data del 21 luglio 2023 è stata un momento di grande eccitazione per gli appassionati di cinema negli Stati Uniti e in tutto il mondo, per via dell’uscita simultanea di due film molto diversi: “Barbie“, diretto da Greta Gerwig, e “Oppenheimer“, il cui regista è Christopher Nolan. Questa casuale concomitanza ha innescato una serie di reazioni online, spesso ironiche, culminate nell’ampio utilizzo dell’hashtag #Barbenheimer, un trend che non è però passato inosservato all’account ufficiale del film “Barbie” in Giappone. E, soprattutto, che non è piaciuto al popolo del Sol Levante. Ma perché tanto clamore per qualcosa di ironico?

#Barbeheimer: il trend che ha fatto arrabbiare i giapponesi

L’attenzione generata dal film “Barbie” è palpabile, con la sua trama che catapulta la famosa “bambola” in una stravagante avventura di auto-scoperta nel mondo reale, impreziosita da un tocco di ironia. Dall’altra parte, “Oppenheimer” offre una visione cinematografica della vita complessa e controversa di Robert Oppenheimer, l’illustre scienziato dietro la creazione della bomba atomica. Queste due opere, tanto attese quanto incongruenti nella loro natura, hanno costretto il pubblico a non prendere una posizione e a non obbligarli a scegliere quale delle due storie avrebbe catturato la loro immaginazione. Ma, in una stranissima congiunzione, lo ha portato a coniugarli, in qualcosa di incredibilmente stridente.

L’arrivo simultaneo di queste pellicole nelle sale ha infatti dato vita a un risonante eco di umorismo online, con l’hashtag #Barbenheimer che ha creato una sorta di connessione surreale tra l’universo di Barbie e l’impatto storico della bomba atomica. Questa insolita combinazione ha suscitato però una serie di reazioni negative in Giappone, dove le ferite ancora aperte causate dalle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki risuonano profondamente.

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Perché i giapponesi non hanno apprezzato #Barbenheimer

Negli Stati Uniti e nel mondo occidentale, la bomba atomica è spesso considerata come un capitolo di storia o come una possibile minaccia futura, piuttosto che come una ferita ancora aperta. In Giappone, invece, la memoria di quelle tragiche esplosioni e delle loro devastanti conseguenze è ancora tangibile. Con oltre 214.000 vite spezzate solo nei tragici eventi dell’agosto 1945, l’ombra della bomba atomica rappresenta una realtà intricata e dolorosa che non può essere semplicemente relegata a oggetto di scherzo o allegria.

Le reazioni infuocate dei cittadini giapponesi sui social network sono state così intense da costringere il profilo Twitter di Barbie in Giappone a emettere delle scuse ufficiali. Questo dopo che l’account ufficiale del film “Barbie” aveva commentato in modo infelice un meme raffigurante l’attrice Margot Robbie, protagonista del film, con un’immagine in bianco e nero di un “fungo atomico” sovrapposta, ispirato in modo ironico alla pellicola di Christopher Nolan, creando un effetto visivo simile a un’acconciatura cotonata. Il tweet incriminato, ora cancellato, recitava: “Questo Ken è uno stilista“.

La stessa Warner Bros Japan, distributrice del film nel paese nipponico, aveva chiesto al profilo ufficiale della pellicola di rivedere il suo atteggiamento nei confronti dell’hashtag #Barbenheimer, pregandolo di prendere le distanze e scusandosi per i contenuti offensivi ripostati o commentati da esso.

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