Se ogni occasione è buona per un piatto di carbonara, a maggior ragione lo è il 6 aprile, dato che si celebra il Carbonara Day. Il piatto romano viene, giustamente, celebrato come ricetta iconica del Lazio e tra le più amate sulla tavola. Due gli ingredienti che arrivano direttamente dalle campagne laziali, ovvero guanciale e pecorino; con l’aggiunta delle uova, il piatto è bello che servito. Ma una domanda sorge spontanea: sappiamo davvero cucinare una carbonara a regola d’arte?
A fornire qualche segreto per assicurarsi una carbonara perfetta è lo chef Stefano De Gregorio che ha affidato alcuni utili consigli al sito Compagnia degli Chef. Intanto, l’esperto scioglie definitivamente il dubbio tra guanciale e pancetta. Come detto poco sopra, la carbonara doc chiede il guanciale; questo salame, infatti, è meno stagionato e risulta, quindi, più dolce. Per preparare per bene il salume, il consiglio è quello di togliervi il pepe, quindi si taglia a cubetti piccoli e si mette in cottura senza altri grassi.
Fatto ciò, anche le uova devono essere trattate con cura e fondamentale è usarne la quantità corretta. Lo chef consiglia un tuorlo ogni 80 grammi circa di pasta. A seguire, De Gregorio suggerisce il vero e proprio tocco segreto, ovvero sbattere 3 volte le uova. La prima volta serve a montarle una volta rotto il guscio e versate in una ciotola. Dopo averle sbattute a crudo, si procede mettendole a bagno maria nella stessa pentola in cui cuoce la pasta (preferibilmente spaghetti, mezzi tortiglioni o rigatoni).
Questo permette alle uova di scaldarsi prima di essere montate una seconda volta, sempre aiutandosi con la frusta elettrica. A questo punto, è il momento di aggiungere il parmigiano, un po’ di pepe e il pecorino. Una volta mescolato il tutto, si incorpora anche il grasso rilasciato dal guanciale in padella. E si procede alla terza, e ultima, montatura che darà alla carbonara la consistenza ideale.