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Gli esseri umani hanno 116 giorni prima che la "navicella spaziale aliena" raggiunga la Terra: cosa avvertono gli scienziati

Un misterioso oggetto interstellare si avvicina: in 116 giorni potrebbe raggiungere la Terra. Gli scienziati lanciano un avvertimento.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ma voi lo sapevate che c’è un oggetto misterioso che – dallo spazio profondo – si sta muovendo a velocità vertiginosa verso il cuore del nostro sistema solare. C’è chi sta ipotizzando che si tratti di uno strano corpo celeste, chi ci vede la possibilità che sia una “navicella spaziale aliena”. Una cosa è certa: mancano solo 116 giorni dal suo possibile atterraggio sul nostro pianeta. Mentre le ipotesi più o meno scientifiche e le suggestioni più o meno fantasiose si moltiplicano, l’attenzione a riguardo è sempre più alta. Non ci resta che provare a scoprire meglio quello che potrebbe succedere.

Un corpo celeste sconosciuto che arriverà sulla Terra tra 116 giorni?

Andiamo con ordine e partiamo dal principio, facendo un salto allo scorso 1° luglio, quando gli astronomi hanno individuato per la prima volta un corpo celeste sconosciuto, 3I/ATLAS, in chiaro avvicinamento al sistema solare.

Questo corpo celeste si sta muovendo a 135mila miglia all’ora e – calcoli alla mano – il prossimo 29 ottobre dovrebbe raggiungere il nostro sistema solare, pur restando ad una distanza di oltre 130 milioni di miglia dal pianeta Terra. Tra il 21 novembre e il 5 dicembre, dovrebbe trovarsi alla distanza minima da noi.

Che cos’è quello strano oggetto sconosciuto che arriverà vicino alla Terra?

Pare che anche nel mondo della scienza c’è chi è pronto a scommettere che quello strano oggetto possa essere il frutto di una tecnologia aliena.

A differenza dei precedenti oggetti interstellari fino ad ora scoperti dalla scienza, infatti, 3I/ATLAS presenta alcune caratteristiche che hanno spinto dei ricercatori, tra i quali spicca Abraham Loeb dell’Università di Harvard, a ipotizzare — come mero esercizio scientifico — che possa trattarsi di una tecnologia extraterrestre, forse persino ostile, in linea con la cosiddetta “ipotesi della Foresta Oscura” legata al paradosso di Fermi.

Le osservazioni fotometriche e astrometriche hanno rivelato elementi insoliti: l’orbita è quasi perfettamente allineata al piano dell’eclittica ma in direzione retrograda, facilitando l’accesso ai pianeti interni; non mostra segni di attività cometaria, eppure segue una traiettoria che la porta insolitamente vicina a Venere, Marte e Giove — un allineamento con probabilità stimata dello 0,005%.

Secondo gli autori dello studio, il passaggio al perielio, previsto per il 29 ottobre 2025, avverrà dietro il Sole rispetto alla Terra, in una condizione ideale per compiere manovre non osservabili, come un “reverse Solar Oberth”, utile a frenare e restare legati al Sole. Inoltre, l’oggetto potrebbe disporre di una vela solare, data la possibilità di accelerazioni non gravitazionali compatibili con questa tecnologia.

Gli scenari ipotizzati vanno da una missione di ricognizione — con rilascio di sonde verso pianeti della zona abitabile — a un incontro ravvicinato con Giove o addirittura con la Terra, con un arrivo che è stato stimato tra la fine novembre e l’inizio di dicembre 2025.

Niente paura, però. Gli autori dello studio sottolineano che la spiegazione più probabile resta quella di un oggetto naturale, come una cometa interstellare, ma la combinazione di traiettoria, dimensioni e tempistiche rende 3I/ATLAS un caso scientifico unico. Le prossime osservazioni, soprattutto dopo il perielio, potrebbero confermare o smentire qualsiasi ipotesi di origine artificiale. Nel frattempo, però, c’è chi si sta divertendo a immaginare cosa potrebbe accadere davvero.

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