Nel cuore della Germania orientale, al confine con la Polonia, la cittadina di Eisenhüttenstadt – 25.000 abitanti e una storia unica alle spalle – sta lanciando un’iniziativa audace per reinventarsi: si chiama “Probewohnen”, ovvero “vivere in prova”, ed è un progetto pensato per attrarre nuovi residenti offrendo loro l’opportunità di sperimentare la vita in città per due settimane, senza costi.
- Cos’è il Probewohnen?
- Una città nata da un’utopia
- Tra sfide e potenzialità
- Guardare avanti: tra acciaio verde e smart working
- Un esperimento da replicare
Cos’è il Probewohnen?
Il programma prevede un soggiorno gratuito di due settimane in un appartamento arredato nel centro storico, incontri con potenziali datori di lavoro, e un ricco calendario di attività culturali e ricreative: serate nei pub locali, escursioni nei boschi circostanti e momenti di socializzazione pensati per far conoscere il tessuto urbano e umano della città.
L’iniziativa ha già ricevuto oltre 500 candidature, tra cui una famiglia americana con sette figli e persone provenienti da tutta Europa e oltre. Il termine per candidarsi è fissato al 5 luglio, mentre le settimane di prova si svolgeranno a settembre 2025.
Una città nata da un’utopia
Fondata negli anni ’50 con il nome di Stalinstadt, Eisenhüttenstadt fu la prima città costruita da zero nella Germania Est, pensata come modello urbanistico del socialismo. Tutto ruotava attorno al grande stabilimento siderurgico, ancora oggi cuore pulsante dell’economia locale.
Dopo la riunificazione tedesca, la città ha vissuto un duro contraccolpo demografico: da 53.000 abitanti si è scesi a meno della metà, con molti giovani emigrati in cerca di lavoro. Tuttavia, mentre molte delle costruzioni periferiche sono state abbattute, gli eleganti palazzi neoclassici del centro sono stati restaurati, restituendo un fascino particolare alla città.
Tra sfide e potenzialità
Eisenhüttenstadt non è immune da difficoltà: il forte consenso registrato da partiti di estrema destra, come Alternative für Deutschland, che ha sfiorato il 40% alle ultime elezioni locali, crea ostacoli alla reputazione, non trascurabili. Questo clima rischia di scoraggiare proprio i profili qualificati che il progetto intende attrarre.
Eppure, molti residenti raccontano una realtà diversa: una città accogliente, sicura, dove la criminalità è quasi assente e gli affitti si aggirano attorno ai 6,50 euro al metro quadro, un sogno per chi arriva da metropoli sempre più care. La qualità della vita, specie per famiglie con bambini, è uno dei punti forti di Eisenhüttenstadt.
Guardare avanti: tra acciaio verde e smart working
Il programma Probewohnen arriva in un momento di trasformazione economica, in cui ArcelorMittal, che controlla lo stabilimento siderurgico della cittadina, sta investendo nella produzione di acciaio verde, puntando su tecnologie a basso impatto ambientale. Allo stesso tempo, Eisenhüttenstadt punta a intercettare il nuovo stile di vita di molti professionisti: lo smart working. L’idea è semplice ma potente: vivere in un luogo tranquillo, con costi contenuti e servizi accessibili, senza rinunciare a una carriera dinamica.
Un esperimento da replicare
Eisenhüttenstadt non è sola. Sempre più comuni dell’Est tedesco stanno sperimentando formule simili per invertire la rotta dello spopolamento. Ma il successo non dipenderà solo dalle offerte materiali: sarà fondamentale cambiare la narrazione, combattere i pregiudizi e mostrare che esistono alternative reali alla vita urbana frenetica.
Proprio come 70 anni fa, Eisenhüttenstadt potrebbe tornare a essere una città per pionieri: non più del socialismo industriale, ma di un futuro sostenibile, accessibile e inclusivo.