Castagne a tavola, perché non dovresti mangiarle dopo la frutta

Scopri le proprietà nutrizionali delle castagne e impara come inserirle nella tua dieta in modo sano. Evita gli errori comuni nell'abbinamento con altri alimenti

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Content Specialist

Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Le castagne sono un frutto dell’autunno tanto amato in molte parti del mondo, celebre per il suo sapore distintivo e la sua versatilità in cucina. Oltre a essere una prelibatezza, le castagne vantano anche notevoli proprietà nutrizionali, se consumate in modo oculato. Tuttavia, è importante comprendere non solo cosa contengono ma anche come integrarle nella nostra dieta senza incorrere in errori che potrebbero influire negativamente sulla salute.

Le castagne e le proprietà nutrizionali

Le castagne provengono dagli alberi “Castanea”, che fanno parte della famiglia delle Fagaceae. In tutto il mondo, le quattro specie principali di castagne includono la Castanea vulgaris o sativa in Europa, la Castanea dentata in Nord America, la Castanea mollissima in Cina e la Castanea crenata in Giappone.

Dal punto di vista nutrizionale, le castagne sono davvero interessanti. In media, 100 grammi di castagne (Castanea vulgaris) contengono l’84% di carboidrati, il 7% di proteine e il 9% di grassi. Inoltre, le castagne rappresentano una fonte significativa di vitamine e minerali, tra cui niacina, riboflavina, tiamina, potassio, calcio, fosforo, ferro e rame.

Le castagne sono generalmente ben tollerate e non sembrano interagire negativamente con farmaci o altre sostanze. Tuttavia, è fondamentale fare attenzione all’abbinamento delle castagne con altri alimenti nella nostra dieta.

Attenzione ad abbinare le castagne a questi cibi

Le castagne sono un alimento ricco di energia, con circa 100 calorie ogni 100 grammi se consumate crude. Questo valore calorico aumenta significativamente se le castagne vengono bollite o arrostite. Pertanto, è consigliabile consumarle con moderazione.

Un abbinamento sbagliato delle castagne potrebbe avere un impatto negativo sulla salute. È preferibile non consumarle nello stesso pasto con alimenti ricchi di amidi, come pasta, pane, patate o frutta fresca. Questo abbinamento, infatti potrebbe aumentare il carico glicemico del pasto e stimolare una maggiore produzione di insulina, un ormone che favorisce l’aumento di peso. Per mantenere una dieta equilibrata, il consumo di castagne andrebbe limitato a 6-7 unità al giorno.

Come inserire le castagne in una dieta equilibrata?

Le castagne possono essere gustate in diversi momenti della giornata. Possono essere una colazione energetica, un sostituto del dolce (e non un abbinamento) o un’aggiunta saporita alle zuppe. È essenziale, tuttavia, bilanciare l’impatto delle castagne sulla glicemia. Per farlo, abbinateli a fonti proteiche come lo yogurt o il latte al mattino e a carne, pesce o legumi a pranzo e cena.

Aggiungete anche una piccola quantità di grassi salutari, come quelli presenti nelle noci, nelle mandorle o nell’olio extravergine d’oliva, in questo modo si ridurrà l’impatto delle castagne sull’insulina e sulla salute in generale.

Le castagne sono un delizioso e nutriente dono autunnale. Per sfruttare appieno i benefici, è fondamentale fare attenzione all’abbinamento nella dieta, evitando l’accostamento a alimenti ad alto contenuto di amidi e zuccheri facilmente assimilabili. Con moderazione, le castagne possono rappresentare un’aggiunta squisita a una dieta equilibrata.

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