La Cina censura Peppa Pig : è troppo “sovversiva”

Peppa Pig non è adatta al pubblico dei giovani. Questa la decisione della Cina di fronte ai messaggi negativi che lancerebbe il cartone animato

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La piattaforma Douyin ha bandito i video super popolari di Peppa Pig, la protagonista dell’omonimo cartone animato che solo l’anno scorso ha generato ricavi per ben 7 miliardi di yuan (più di un miliardo di dollari). Tempo fa si era scagliata anche la Gran Bretagna contro Peppa Pig.

La notizia è andata in rete sabato 28 aprile: l’hashtag Peppa Pig è scomparso e con lei 30.000 video. Ma i fan non si sono dati per vinti e hanno postato i contenuti con l’hashtag #Piggypiggy e #Peppapeppa.

Ma per quale motivo bandire un cartone animato? Cosa avrà mai fatto Peppa Pig?
Il cartone della BBC è diventato un’icona della cultura shehuiren. Con questa parola in Cina si indicano persone prive di un lavoro stabile e che, soprattutto, non si adeguano agli standard di vita imposti dalla morale della nazione. Per non parlare dei fantomatici atteggiamenti emulativi da parte dei bambini che si rotolerebbero nel fango o grugnirebbero come fa il maiale. Queste le accuse che avrebbero gridato in coro anche molti genitori.

Peppa Pig sembrerebbe lanciare dei messaggi non positivi alla giovane generazione, la quale trascorre tante, forse troppe ore in compagnia dell’amico virtuale.  Basta immaginare che molto spesso perfino i genitori hanno difficoltà nel gestire i figli che fingono di diventare Peppa Pig in situazioni al di fuori del semplice gioco.

Peppa Pig non è solo uno dei cartoni animati più seguiti: il suo muso appare su innumerevoli gadget, orologi, e poi adesivi, tatuaggi per bambini e molto altro ancora. Anche gli adulti sono rapiti dalle avventure di Peppa Pig, ma in diverse vesti.

Il grande bacino di utenza che gira attorno al cartone ha sì ampliato la sua notorietà, ma ha visto tra i tantissimi fan, adulti che hanno messo in rete contenuti a sfondo sessuale, con hashtag e immagini che possono facilmente arrivare nelle mani, anzi sotto gli occhi, di tanti bambini ignari.

Un’icona da cartone animato innocente che si è trasformata in un intrattenimento a luci rosse per un pubblico adulto. Anche questo ha portato ad una rivalutazione generale dei pro e contro che possono arrivare al piccolo pubblico.

Data la simpatia generale che suscita a prescindere dall’età e dai confini geografici, chissà se la BBC deciderà di scampare alla censura cinese adeguando i contenuti per i bambini?

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