Cipolle, l'errore con il sale quando cucini: cosa dovresti fare

Salate o no le cipolle quando le cuocete? Attenzione a questa accortezza, ecco cosa è meglio fare per un risultato migliore

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È vero, le cipolle ci fanno versare lacrime amare ma sono a dir poco fondamentali per la maggior parte delle preparazioni in cucina e possono essere la base per grandi piatti a cominciare dal soffritto così come protagoniste sublimi di pietanze come zuppe, confetture o insalatone estive.
Quando ci troviamo di fronte alle cipolle, è sempre bene avere accortezze specifiche per non piangere: possiamo per esempio mettere per alcuni minuti nel congelatore e poi tagliarle così che il freddo limiterà la diffusione della sostanza responsabile dei nostri occhi rossi e lucidi.
Ma oggi non vogliamo svelarvi un nuovo trucco per evitare di piangere (ecco qui qualche chicca che forse non conoscete ancora e che certamente vi farà piacere mettere subito in pratica). In questo articolo vogliamo invece passare in rassegna alcuni tipici errori e sviste che facciamo quando cuciniamo le cipolle.

In questo senso è fondamentale salarle una volta tagliate e messe nel tegame: il motivo è che non soltanto il sale, grazie alle sue proprietà, esalterà il loro già intenso sapore, ma inciderà sulla buona cottura del prodotto. Quando saliamo le cipolle, infatti, esse tendono a perdere i liquidi più velocemente e a dorarsi prima. Lo sapevate?

Poiché il sale aiuta le cipolle a sfaldarsi più facilmente, otterremo una consistenza più morbida e dunque anche più piacevole al palato.

Un altro errore comune che commettiamo è di non sfumare con acqua, brodo, aceto o vino le cipolle tritate una volta messe in padella a cuocere: il liquido aiuta il processo di caramellizzazione e soprattutto ci serve per ottenere un fondo di cottura intenso nel gusto al fine di insaporire il nostro piatto finale.

A proposito di caramellare le cipolle, attenzione a non utilizzare soltanto il burro per ottenerle belle dorate: gli esperti, infatti, consigliano di aggiungere anche un po’ di olio d’oliva il cui punto di fumo è più alto per proteggere la parte più esterna e evitare che si brucino.

 

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