Salento, attenti se le notate in mare: errore che fanno in tanti

Sei in Salento a fare il bagno al mare? Stati attento! C'è un potenziale pericolo dal quale è meglio stare alla larga: la medusa luminosa.

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Le spiagge del Salento, affollate come ogni anno da folle di turisti, stanno vivendo un’estate particolare. Nonostante non sia prevista un’invasione di meduse, questo luglio del 2023 è stato finora caratterizzato dalla presenza di un animale che sta facendo preoccupare molti: la Pelagia noctiluca, comunemente nota come medusa luminosa.

Cos’è la medusa luminosa comparsa su alcune spiagge del Salento?

La Pelagia noctiluca è una medusa luminosa notturna, così chiamata per via della sua bioluminescenza di colore verde, che la rende visibile anche di notte. Questa specie si nutre principalmente di plancton e piccoli pesci, che cattura attraverso i suoi tentacoli dotati di nematocisti urticanti.

La medusa luminosa è facilmente riconoscibile per la sua caratteristica colorazione. Ha un ombrello marrone-rosato o rosa-violetto, traslucido, con un diametro di circa 10 centimetri. L’ombrello è composto da 16 lobi, da cui si dipartono 8 lunghi tentacoli retrattili, semi-trasparenti e molto urticanti, che possono estendersi fino a 2 metri. Se la vediamo in acqua, faremmo meglio ad allontanarci il prima possibile.

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Possiamo prevedere la presenza di meduse in spiaggia?

Prevedere la presenza delle meduse è un’attività complessa che presenta difficoltà sia per le spiagge del Salento che per molte altre località costiere. Questo fenomeno naturale è influenzato da diversi fattori, come le correnti marine, le condizioni climatiche e la disponibilità di cibo per le meduse. Non esiste un metodo infallibile per prevedere con precisione dove e quando si verificheranno fioriture di meduse.

Tuttavia, è importante notare che le coste del Salento tendono ad essere meno soggette al fenomeno delle meduse urticanti rispetto ad altre zone del Mediterraneo. Questo può essere attribuito a una combinazione di fattori, come la temperatura dell’acqua, la presenza di predatori naturali delle meduse e la specifica composizione dell’ecosistema marino del Salento.

Pertanto, ogni possibile “invasione di meduse” è assolutamente temporanea.

Cosa fare se si trova una medusa in acqua?

Ma cosa fare se ci si trova faccia a faccia con una medusa o, peggio ancora, se si viene punti? La regola fondamentale è mantenere la calma. Prima di tutto, bisogna uscire dall’acqua e lavare accuratamente la parte del corpo colpita utilizzando l’acqua di mare.

È importante evitare l’uso di acqua dolce, poiché questa potrebbe favorire la scarica del veleno delle cnidocisti, le cellule urticanti della medusa. L’acqua di mare, invece, è essenziale per rimuovere eventuali parti di medusa rimaste attaccate alla pelle e per diluire la tossina ancora non penetrata.

È consigliabile consultare un medico o un dermatologo per valutare la gravità della puntura e ricevere ulteriori indicazioni“, suggerisce Francesco Sacrini, specialista in dermatologia presso l’Istituto Clinico Humanitas di Milano.

Come evitare di incontrare meduse al mare?

Per evitare incontri spiacevoli con le meduse, è possibile seguire alcune precauzioni. Prima di tutto, informarsi sulle condizioni marine prima di immergersi. Inoltre, indossare abbigliamento protettivo come costumi a maniche lunghe e pantaloni per ridurre l’esposizione diretta della pelle alle meduse. In caso di avvistamento di meduse lungo la costa, è consigliabile seguire le indicazioni dei bagnini o delle autorità locali.

Sebbene la presenza delle meduse possa destare preoccupazione nei bagnanti, è importante ricordare che si tratta nella gran parte dei casi di un fenomeno naturale e temporaneo. Con la dovuta cautela e conoscenza delle precauzioni da adottare, è possibile godersi al meglio le splendide spiagge del Salento anche in presenza di queste affascinanti creature marine.

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