Cosa contengono i succhi di frutta? La rivelazione di un esperto

I succhi di frutta non possono essere considerati sostituti della frutta vera e propria: ecco qualche spiegazione da parte degli esperti

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I succhi di frutta possono essere paragonati ai “false friend” che si studiano nella grammatica inglese alle scuole medie o superiori: sembrano una cosa, ma nella realtà sono un’altra.

Come dice il loro stesso nome, sembrano estratti di frutta, contenenti quindi le proprietà del frutto da cui provengono: nella realtà sappiamo che non è così, anche se continuiamo a considerarli un buon surrogato della frutta che dovremmo assumere ogni giorno.

Il nutrizionista Robin Miller ha spiegato a Mashed che la maggior parte dei succhi di frutta sono soltanto bevande zuccherate, o in altre parole calorie “vuote”, ricche in qualche caso solo di coloranti ed edulcoranti.

Tra mangiare un frutto e bere un succo di frutta, spiega Miller, c’è una grossa differenza: il frutto offre la soddisfazione di masticare e regala idratazione, vitamina e fibre, comunicando al nostro cervello senso di pienezza e sazietà, cosa che il succo ovviamente non fa. Analizzando l’etichetta di alcuni succhi di frutta in commercio, il nutrizionista sottolinea che spesso sono presenti aromi naturali aggiunti a parte, coloranti e naturalmente zuccheri, in una concentrazione che a volte può superare quella di due barrette di cioccolato.

Il nutrizionista fa anche presente che nei succhi di frutta non biologici sono contenuti anche pesticidi, esattamente come accade con la frutta vera e propria. Il suo consiglio finale è quello di leggere bene le etichette, di scegliere i prodotti che riportino la dicitura 100% succo di frutta, biologici e senza zuccheri aggiunti.

Come leggiamo sul sito della Fondazione Umberto Veronesi, spiegato dalla dottoressa Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione, “in base alla normativa europea, il succo 100% frutta dovrebbe essere costituito interamente dal prodotto della spremitura del frutto, senza l’aggiunta di conservanti, dolcificanti o aromi. Non tutti i frutti si prestano a questa preparazione, troviamo succhi di mela, arancia, ananas, pompelmo, mix tropical (…) Tutto ciò che non è succo 100% frutta o nettare è etichettato come “bevanda a base di frutta”, spiega ancora la dottoressa.

In conclusione, l’importante è sapere cosa stiamo bevendo e preferire sempre, quando possibile, la frutta vera e propria!

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