Vegani, vegetariani e fruttariani: sempre più spesso sentiamo nominare questi regimi alimentari, ma pochi sanno cosa significaio davvero. In questi casi siamo di fronte non solo ad una dieta con delle regole precise, ma soprattutto ad uno stile di vita e ad un modo di pensare particolare.
Le regole dei vegetariani
Cerchiamo di chiarire un po’ le idee. I vegetariani sono coloro che scelgono di eliminare dalla propria alimentazione qualsiasi tipo di carne e pesce. Sono esclusi anche i molluschi, gli affettati, il tonno e il manzo il scatola.
Il consumo dei derivati, ossia uova, latte e formaggi, è fortemente limitato. I vegetariani consumano soprattutto frutta e verdura, sia cotta che cruda, ma anche moltissimi cereali, legumi, pasta, pane e riso.
Differenze coi vegani
I vegani, a differenza dei vegetariani, rinunciano anche ai prodotti di origine animale, ossia il latte, i formaggi e le uova. La loro dieta dunque è esclusivamente di origine vegetale e comprende legumi, soia, tofu, cereali, frutta e verdura di qualsiasi tipo.
Ecco i fruttariani
Nel mondo dei vegani e dei vegetariani esistono moltissime varianti e sotto-diete. Fra queste troviamo i fruttariani e i crudisti. I primi mangiano solamente frutta, preferibilmente dolce e fresca, associata a frutta secca e semi di vario tipo.
I crudisti invece si rifiutano di consumare cibi cotti, lavorati o trattati. Mangiano solamente alimenti crudi o che hanno subito una cottura con una temperatura inferiore ai 42°C.
Non solo, anche in fase di conservazione la temperatura minima non deve mai essere inferiore a 1°C. Il crudismo include alimenti di origine sia vegetale che animale, anche se solitamente chi segue questa dieta preferisce mangiare frutta, semi, verdura, frutta secca, legumi, germogli e cereali.
Negli ultimi anni sono nate anche altre scuole di pensiero. Una delle più famose è quella dei flexitariani. Si tratta di persone che amano la natura, gli animali e vogliono difendere l’ambiente, ma non rinunciano totalmente alla carne.
Consumano alimenti di origine animale solamente una o due volte a settimana, riducendo quindi l’impatto ambientale della loro alimentazione e preservando la salute.