Per fare questo abito di Dolce & Gabbana ci sono volute 8766 ore: quanto vale

Un anno di lavoro, 8766 ore di eccellenza: la moda diventa arte indossabile. Vieni a vedere l’abito-simbolo di Dolce & Gabbana.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Quando la moda incontra l’arte e si fonde con la maestria del tempo, nascono creazioni destinate a entrare nella leggenda. È il caso dell’abito unico di Dolce & Gabbana, realizzato in ben 8766 ore di lavoro artigianale, oggi esposto nella spettacolare mostra “Dal Cuore alle Mani” presso il Palazzo Esposizioni di Roma. La misura del tempo utilizzato per realizzarlo parla da sola: ogni ora racchiude la dedizione, la precisione e la passione di decine di mani esperte, impegnate a trasformare un’idea in un’opera d’arte indossabile. Un abito diventato iconico, soprattutto dopo essere stato indossato nel 2018 da Naomi Campbell in una delle sfilate più memorabili della maison. A rendere ancora più magnetico l’interesse per questa creazione è il perfetto equilibrio tra la visione creativa di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e la tradizione sartoriale italiana più pura.

Dal Cuore alle Mani: la mostra che celebra il genio artigianale

Dal 14 maggio al 13 agosto 2025, Roma diventa epicentro internazionale della moda grazie all’eccezionale esposizione “Dal Cuore alle Mani”, ospitata nel maestoso Palazzo Esposizioni, progettato da Pio Piacentini nel 1883.

Dopo le tappe di Milano e Parigi, “Dal Cuore alle Mani” approda nella capitale in una nuova veste, pensata per entrare in dialogo con le linee neoclassiche dell’edificio e il suo fascino intramontabile.

La mostra è molto più di un semplice percorso tra abiti: è una narrazione emozionale del processo creativo di Dolce & Gabbana, dalla scintilla dell’idea al tocco finale delle mani artigiane. Curata dalla celebre storica della moda Florence Müller, l’esposizione racchiude oltre 200 creazioni uniche della maison, un viaggio sensoriale tra arte, cultura, folklore e saper fare italiano.

L’allestimento si snoda su una superficie di circa 1.500 mq, in un susseguirsi di sale immersive che esplorano le radici culturali del brand: dall’arte alla musica, dall’Opera al cinema, passando per le suggestioni della “dolce vita” e per omaggi alla Sardegna e al genio cinematografico di Giuseppe Tornatore. Una dichiarazione d’amore alla bellezza e alla cultura italiana, da sempre fonte inesauribile di ispirazione per i due stilisti.

L’abito che fu indossato da Naomi Campbell: 8766 ore di eccellenza sartoriale

Protagonista indiscusso della mostra è l’abito indossato da Naomi Campbell durante l’Alta Moda Fashion Show di Dolce & Gabbana a Como nel 2018.

La sfilata, ambientata nella cornice fiabesca del Lago di Como, vide in passerella diverse modelle leggendarie come Helena Christensen, Lady Kitty Spencer e Ashley Graham, in una celebrazione senza precedenti del savoir-faire italiano.

L’abito di Naomi Campbell colpì per la sua straordinaria complessità: corpetto di ispirazione vittoriana, dettagli in piume, ricami sontuosi, motivi floreali e glamour anni Venti si intrecciarono in un perfetto dialogo tra passato e presente.

Realizzato da un team di eccellenze artigiane, l’abito ha richiesto oltre un anno di lavorazione, traducibile nelle famose 8766 ore che ne hanno sancito l’unicità assoluta. Un tempo che racconta di mani sapienti, di tecniche secolari reinterpretate con una visione contemporanea e di una bellezza che diventa arte indossabile. In questa creazione, dal valore davvero altissimo se solo pensiamo a quanto tempo ci sia voluto per realizzarla, la moda diventa linguaggio universale e scultura vivente, capace di incantare sia sulla passerella sia nello spazio museale.

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