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Il gesto di Donatella Versace alla camera ardente di Giorgio Armani: perché ha portato un bouquet di fiori bianchi?

Un mazzo di fiori bianchi per Giorgio Armani: il tributo silenzioso di Donatella Versace emoziona Milano.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Giorgio Armani è scomparso il 4 settembre 2025 all’età di 91 anni e il mondo della moda ha perso un gigante che ha rivoluzionato il guardaroba maschile e femminile con un’eleganza minimalista che ancora oggi ispira. Armani è stato uno dei pochi stilisti ad aver mantenuto il controllo creativo della propria maison fino all’ultimo giorno. Quando la camera ardente all’Armani/Teatro in via Bergognone ha aperto al pubblico, Donatella Versace è stata una delle prime a rendergli omaggio. Arrivata in abiti neri e occhi nascosti da occhiali da sole, ha deposto un delicato bouquet di fiori bianchi all’interno della sala, emozionando tutti i presenti.

Il significato dei fiori bianchi nei funerali

Lo scenario della camera ardente era composto esclusivamente da fiori bianchi, simbolo di purezza, pace e amore sincero. Quelle composizioni non sono solo un omaggio estetico, ma incarnano lo stile raffinato e pulito di Armani: essenziale, elegante e dotato di una delicatezza senza tempo.

In genere, i fiori bianchi sono una scelta comune nelle cerimonie funebri perché trasmettono un messaggio universale di purezza, pace, innocenza e rispetto. Tra i più rappresentativi troviamo i gigli bianchi, simbolo della purezza dell’anima e della speranza di rinascita, un messaggio molto presente anche nel linguaggio cristiano della rinascita spirituale. Le rose bianche, invece, incarnano la riverenza e la sacralità del ricordo, portando con sé eleganza e devozione silenziosa. Il crisantemo bianco è invece strettamente legato al lutto formale, evocando malinconia ma anche onore verso il defunto.

I dettagli sulla scomparsa e i funerali in forma strettamente privata

La morte di Armani è stata annunciata dal suo gruppo con un messaggio di profondo dolore. Aveva 91 anni e si è spento serenamente, circondato dall’affetto dei suoi cari. I funerali – secondo le disposizioni dello stesso Armani, si sono svolti in forma privata lunedì 8 settembre nella chiesa parrocchiale di Rivalta di Gazzola, in provincia di Piacenza, alla presenza della famiglia e di pochi amici intimi.

Un leader amato anche dai suoi collaboratori

La camera ardente è stata allestita con cura: il feretro era circondato da lanterne, rose bianche e musica soffusa. Migliaia di persone sono accorse per salutare lo stilista; tra loro, colleghi, amici e personalità della moda e della cultura, tra cui Donatella stessa, Angela Missoni e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Molti ex collaboratori lo hanno descritto come una figura paterna, non solo un capo, ma un punto di riferimento umano oltre che professionale.

L’eredità di un’icona della moda

Giorgio Armani ha fondato la sua maison nel 1975 e per 50 anni ne è stato anima, cuore e visione. Ha vestito star di tutto il pianeta, definiendo l’abbigliamento d’élite per il cinema e il red carpet. Il suo approccio – un equilibrio tra rigore e sensibilità – ha lasciato un segno indelebile nel mondo del design e ha trasformato Milano in una capitale globale della moda.

Il gesto del mazzo di fiori bianchi portato da Donatella Versace – semplice, coerente, sentito e di profondo rispetto – è stato interpretato come un segno di stima e affetto verso un collega che aveva condiviso con lei anni di sfide creative.

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